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L'accento di Socrate

rivista di cultura filosofica

N° 1 Milano, 19 gennaio 2010



La nostra avventura

L'accento di Socrate

Mettere l’accento di Socrate su un argomento significa osservarlo con gli occhi e la mente del filosofo, ma anche far luce su un fatto per conservarlo nella memoria. Per noi ricordare è salvare il passato con lo scopo di migliorare il presente. Chi scrive ha sempre considerato importante e terapeutica la storia personale, narrata, scritta e ri-elaborata. In questa rivista è a disposizione di voi lettori uno spazio per raccontarsi, dove le vicende personali possono diventare testimonianze di vita al servizio di chi ci leggerà.

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La lente di Socrate

Popper e le pillole del futuro

  di Maria Giovanna Farina

  Da qualche anno anche in Italia sono approdate le pillole del futuro, sembrano ormai giunti i tempi in cui almeno i vegetariani possono fare a meno di mettersi a tavola. Una ditta statunitense ha pensato di essiccare mele, uva, cavoli e altre decine di ingredienti per farcele deglutire con un sorso d’acqua: niente più tovaglia, posate e piatti, neppure ore perse nella pausa pranzo. Non è uno scherzo, ma una realtà consolidata.

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Il foro: l'occhio attento della legge

Il processo di Socrate


Tanti secoli dopo la condanna a morte del famoso filosofo ci interroghiamo sull’attualità di tutta la vicenda alla luce del nostro vivere attuale. Cerchiamo qualche risposta con l’intervento di un esperto.


La parola ad Alessandro Bonfanti*

Siamo nella Grecia del 399 a.C. Socrate viene condannato con l’accusa di aver corrotto i giovani e di sovvertire la religione tradizionale: “Socrate fa cosa cattiva interrogandosi sulle cose che stanno in cielo e su quelle che stanno sottoterra e facendo più forti le ragioni più deboli e insegnando agli altri a fare come fa lui” .

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I ragazzi e la scuola


Quando una insegnante si mette in gioco con il preciso scopo di sperimentare senza risparmiarsi, allora si possono ottenere risultati sorprendenti e spunti per nuove ricerche…


Risvegliamo lo stupore e il viaggio interiore inizierà”

di Carmen D’Alessandro


Nella Scuola Primaria, così com’è strutturata attualmente, è un po’ difficile pensare di poter fare filosofia con i bambini di otto anni, ma come docente non mi sono data per vinta e così ho cercato di...


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Provocazioni

Pensare a colori....in medio stat virtus!


di Giuliana Pedroli*


Capita a noi tutti di pensare, di fronte a certe esternazioni di politici o di uomini impegnati: “Ma quello non ha nulla cui pensare?” Così credo lo abbiamo detto o pensato anche leggendo una notizia che intorno a Natale, provenendo da Londra, ha fatto il giro del mondo e cioé che addirittura il sottosegretario alla giustizia londinese, la laburista Bridget Prentice, abbia appoggiato quella campagna ...


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Il prossimo numero

Qui troverete la data




Delirio di onnipotenza”
Socrate & C. (disegni di Milord, testi Maria Giovanna Farina)

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Gregory Bateson, antropologo e scienziato a trecentosessanta gradi, negli anni '50 introdusse il concetto di mente ecologica, una mente che esce dal corpo individuale per espandersi nell'ambiente circostante. Secondo questa logica c'è una mente totale che entra in contatto con tutto ciò che sta intorno, comprese le menti degli altri uomini. Una rinnovata visione non soggettiva ed individualistica creerebbe l'unica via per far comprendere all'essere umano che la nostra Terra è un patrimonio comune non da dominare ma da salvaguardare. Si può realizzare la vera ecologia alla condizione di non scordare mai che: non siamo soli, ci sono anche gli altri.

Lo specchio di Archimede

L'inganno di Mercurio

di Max Bonfanti

Nel testo “Come io vedo il mondo”, che racchiude alcuni tratti del pensiero di Albert Einstein, è possibile leggere: ”Gli organi d’informazione di un paese, in quindici giorni sono in grado di produrre nel popolo cieco ed ignorante un tale stato di esasperazione e di eccitazione da indurlo ad indossare una divisa militare ed andare ad uccidere e a farsi uccidere per permettere a ignoti affaristi di realizzare i loro ignobili piani”. Se la forza della propaganda è sempre stata immensa, anche ai tempi in cui l’uso dei mass media era molto ridotto rispetto ad ora, adesso è sterminata, la propaganda politica e la pubblicità sono in grado di far credere qualunque cosa anche alle persone meno ingenue.

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Brevi Saggi

Dell'Altro che ci abita nella stanza della memoria


Home is where we start from ( D. W. Winnicott)


Nessuno – dice Pascal, - muore così povero da non lasciare nulla in eredità”. Ciò vale anche per i ricordi – solo che essi non sempre trovano un erede (W. Benjamin)


di Rosalba Maletta*


La memoria è una stanza, vi entriamo a passo di danza, appoggiamo il piede leggeri e soavi senza prendere possesso, solo per ri-trovare, il più delle volte rinvenire, forse davvero inventare (in-venio) e incontrare per la prima volta noi stessi: quelli che fummo a preparare quelli che saremo. Nei casi felici, se conosciamo l’arte antica di spalancare tutti i sensi - soprattutto olfatto, gusto, tatto oltre a vista e udito – inciampiamo, in questa stanza, nel nostro “sarò stato” e non è atto maldestro bensì alea di fortuna. Il Futuro Anteriore è notoriamente Futuro nel Passato: già, entrare, sapere entrare a passo di danza in quel passato dove noi - in dialogo con le diverse istanze che ci abitano, ci spinsero e ci spingono a interagire con gli altri e col mondo esterno – mai fummo o potemmo essere.


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Pubblica la tua storia

Ce la puoi fare



Inauguriamo lo spazio dedicato all'autobiografia con un breve racconto di Mariangela Gallazzi, invitiamo i lettori ad approfondire la sua conoscenza sul blog da lei creato e gestito con tanta passione http://trudy.myblog.it/

Mariangela ora vive in uno degli appartamenti protetti di “Cena dell'amicizia”. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia, un lungo percorso per riscattarsi dall'emarginazione.


di Mariangela Gallazzi



"Nei primi anni della mia vita sono stata molto coccolata da mia nonna, con cui vivevo serenamente e andavo a casa ogni tanto a trovare i miei genitori. Purtroppo la nonna morì quando  frequentavo la terza elementare e così dovetti rientrare a casa, scontrandomi con una dura realtà che non conoscevo.


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Piccoli filosofi crescono

Ghepardo 97 è un dodicenne esuberante. L’ho conosciuto durante le mie ricerche sul campo e sono rimasta colpita dalla sua intelligenza: non è affatto un secchione anche se i suoi voti sono alti, ma è un ragazzo dei nostri tempi con tutti i pregi e i difetti dei suoi coetanei. Ghepardo ha una capacità analitica e di elaborazione critica molto rara alla sua età e, tra un discorso e l'altro, mi sono accorta che ha già delle idee “politiche” utili per realizzare una migliore convivenza umana. Ha scelto lui stesso lo pseudonimo Ghepardo97 per testimoniare il suo amore incondizionato verso il felino più veloce al mondo, un animale così bello, leggiadro e forte è senza dubbio un positivo modello a cui ispirarsi. MGF


La vita dagli occhi di un ragazzo

Violenza sui minori? No, grazie!

di Ghepardo97


Oggi ci troviamo a discutere su un caso particolarmente particolare.

La vicenda si è svolta in Toscana, precisamente a Pistoia, in un asilo che dopo l’accaduto è stato soprannominato “L’Asilo degli Orrori”.


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Pensieri filosofici


Vivere con filosofia?”


Abbiamo chiesto cosa significa al prof. Duccio Demetrio*


Possiamo imparare a vivere con filosofia, per la filosofia e attraverso la filosofia. La prima dizione potrebbe esporsi a qualche fraintendimento, se quel “con” indicasse soltanto un luogo comune, un pregiudizio. Per altro, ben lontano dall’estinguersi. Secondo il quale, filosofi e filosofe sarebbero individui distaccati, lontani dalle preoccupazioni del mondo, pacificati, autosufficienti, imperturbabili, dotati di un’ironia sprezzante e altezzosa (evenienza per altro purtroppo possibile).


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L'intervista

Ho pensato di aprire questo spazio dedicato alle interviste chiamando in causa un docente che sperimenta ogni giorno il rapporto stretto che esiste tra scienza ed esperienza. Il professor Demetrio ( professore ordinario di Filosofia dell'educazione e di Teorie e pratiche della narrazione all'Università degli studi di Milano-Bicocca) non è un filosofo qualunque, ma possiamo considerarlo il custode della Memoria perché ha creato un luogo simbolo del ricordare: ad Anghiari ha fatto nascere la Libera Università dell’Autobiografia per testimoniare l’importanza del ri-memorare.


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I nostri amici animali

I nostri amici animali: una relazione che può migliorarci

di Giuliana Pedroli*

Il rapporto che instauriamo con gli animali che fanno parte della nostra vita è molto forte, molto intenso, per questo ce ne occupiamo e ce ne occuperemo, ogni volta che ci sarà qualcosa da segnalare, raccontare o ogni volta che voi vorrete. Gli animali da compagnia, sono la parte buona di noi, sono quell’insieme di buoni sentimenti e grande dedizione di cui nemmeno l’uomo più dolce e generoso è capace. Eppure quante volte sono vittime dei nostri gesti inconsulti, dei nostri abbandoni!

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Segnalazioni editoriali

Vivere di memoria , Marilena e Angelo Giannone, ed. Aragno


di Maria Giovanna Farina


La scomparsa improvvisa e precoce di una persona cara è un evento difficile da superare, ma quando si perde un figlio tutto ciò appare impossibile.

Marilena ed Angelo nel loro libro autobiografico Vivere di memoria hanno dimostrato che si può trovare una ragione per sopravvivere: tutto diventa accettabile se prevale amore e generosità. Cinzia, la loro adorata figlia, muore in un incidente d’auto al mattino del 6 gennaio di nove anni fa mentre per altruismo e serietà professionale (Cinzia è medico e si sta specializzando in pediatria) sta recandosi a visitare il bambino di un'amica.


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Lettere al giornale

Tutti i quotidiani hanno una rubrica in cui vengono ospitate le opinioni dei lettori, la famosa: “Lettere al direttore”, un esempio di cosa voglia dire democrazia; di ogni evento, accadimento, modo di essere, sono esposte le più diverse opinioni, che si possono però riassumere in due grandi gruppi: quelli in accordo con chi governa e quelli in accordo con chi sta all’opposizione.

Nulla di più democratico e pluralista, a prima vista: vi sono espressi i pareri bianchi, rossi e neri, cosa si può chiedere di più? I pareri viola.



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L'accento di Socrate-direttore: Maria Giovanna Farina-Tutti i diritti riservati





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