Il rapporto che instauriamo con gli animali che fanno parte della nostra vita è molto forte, molto intenso, per questo ce ne occupiamo e ce ne occuperemo, ogni volta che ci sarà qualcosa da segnalare, raccontare o ogni volta che voi vorrete. Gli animali da compagnia, sono la parte buona di noi, sono quell’insieme di buoni sentimenti e grande dedizione di cui nemmeno l’uomo più dolce e generoso è capace. Eppure quante volte sono vittime dei nostri gesti inconsulti, dei nostri abbandoni! Sono passate da poco le festività natalizie e stando a notizie e statistiche, anche quest’anno sono stati davvero molti i cuccioli o gli animali anche più adulti, acquistati nei negozi o presi nei vari rifugi, che sono stati regalati come dono di Natale. Una cosa bellissima quando si sa che andranno a finire in famiglie che se ne occuperanno seriamente, una barbarie se il dono è una vera e propria sorpresa o è fatto per accontentare il capriccio di un bambino. Sì, perché un bambino non sarà mai in grado di gestirlo da solo, perché un animale necessita di attenzioni, cure e tempo che un piccolo non sa approntare. E non sempre i genitori vogliono prendersene cura. Purtroppo non tutti si rendono conto che avere in casa un cucciolo vuol dire accollarsi un impegno gravoso: il cucciolo non è un bel soprammobile, ha le sue esigenze, mangia e sporca, deve essere accompagnato fuori più volte al giorno, cresce, e capita, ormai troppo spesso, che, passata l’euforia per il nuovo arrivo, ci si renda conto di quanti disagi crea all’interno della famiglia. Ecco quindi che in questa prima parte dell’anno, o al più tardi in primavera, c'è’ tutto un fiorire di annunci di casi di animali abbandonati o riportati al canile. Non saprei dire quale è la cosa peggiore: un cane abbandonato, magari per la strada (anche se la tendenza è un po’ cambiata, ora fortunatamente qualcuno pensa che è meglio lasciarlo da un veterinario o vicino ad un canile. Qualche anima buona lo raccoglierà!) e’ un pericolo, per sé e per tutti. Pensiamo agli incidenti che vengono provocati da un cane impaurito che vaga su un tratto di strada a traffico intenso, può venire investito, può far sbandare un’auto il cui conducente cercando di evitarlo provoca un incidente. Riportare al canile un cucciolo che da lì si è portato via, invece, vuol dire compiere un gesto spietato perché lui certamente ha alle spalle una precedente storia di abbandono e fargli di nuovo questo torto vuol dire farlo soffrire in modo esagerato. Nonostante questo, lui, il cane, non perderà mai la fiducia nell’uomo, ecco perché dicevo, è capace di sentimenti che noi nemmeno possiamo immaginare. Prima delle ultime feste avevo letto un comunicato di AIDAA (Associazione italiana difesa animali e ambiente), che ogni anno monitorizza adozioni ed abbandoni, nel quale si diceva che le richieste di adozione erano aumentate del 25% rispetto allo scorso anno e proprio in vista del Natale. Si parlava di adozioni responsabili, però, e questo mi era parso un dato positivo. ”Al di là della consapevolezza delle scelte, a Natale 2009 - diceva il comunicato AIDAA - le adozioni 'responsabili' (con un mese di prova, per essere sicuri della scelta) di cani e gatti aumenteranno del 35% nei 100 canili monitorati sparsi su tutto il territorio nazionale (in aumento del 35% rispetto allo scorso anno): i cani che avranno una nuova famiglia saranno 12.000, mentre i gatti 3.000. Un dato significativo che dovrebbe portare - riferiva l'associazione - a una ulteriore sostanziale riduzione del rischio di abbandono degli animali nella prossima estate, in calo secondo le previsioni degli esperti di almeno il 25% rispetto al 2009, portando di fatto la soglia di abbandono degli animali a meno 70% rispetto al dato dei tre anni precedenti”. Ma in contemporanea ecco l’atteggiamento preoccupato dell'associazione “Amici di Paco” che ogni anno lancia la campagna NON SIAMO GIOCATTOLI, NON REGALARCI A NATALE e che ogni anno ci fa riflettere e ci preoccupa, proprio in vista del periodo post-natalizio. L’ appello - non regalate un animale vivo se non siete più che certi che finisca in una famiglia che se ne occuperà con impegno - è comunque sempre attuale, vale per il Natale, per tutte le altre feste comandate, ma anche per ogni giorno dell’anno; duole dirlo, ma a volte è meglio un peluche. Diversa è la cosa, se l’animale è desiderato e poi accudito a dovere, perché in una famiglia, dove, ad esempio c'è un bambino, un animale, cane o gattino, può fare la differenza. Un animale è un grande compagno di gioco ed un maestro di vita; il legame che si instaura tra un cucciolo d’uomo ed un cucciolo a 4 zampe creerà nel primo un grande senso di responsabilità e di rispetto. Più il bambino è piccolo, più, crescendo con un animale, saprà acquisire sicurezza, controllo, autostima e fiducia in se stesso. Solo chi ha avuto o ha vissuto con un animale e lo ha amato, può capire e condividere questa verità; a tutti gli altri nostri lettori, che magari sono dubbiosi e non sanno decidersi se scegliere o meno di accollarsi l’impegno di un nuovo arrivo, diciamo “Fidatevi”, avrete qualche incombenza in più, certamente, ma anche tante soddisfazioni, tanto amore e la gratitudine dei vostri figli: per sempre. Giuliana Pedroli, giornalista ed esperta in comunicazione (2010) |
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