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di Natale un seno nuovo, be’, preparatevi a inorridire, perché la notizia del giorno è ancora peggio. Sono nate le Spa, ma chiamatele pure centri estetici, per i bambini e le bambine, anche piccolissimi. In Usa sono diffusissimi, in Italia stanno arrivando, a Milano già ne funziona, a ritmi serrati, qualcuno. Sembrerebbero nati dal fatto che spesso le bambine che accompagnavano le mamme, erano annoiate, dopo ore di attesa, e potete dar loro torto? Mentre la mamma si faceva fare un massaggio, rifare il trucco, o che altro, queste povere piccole uscivano stressate dal non sapere come riempire il tempo.

Ecco l’idea: studiare anche per loro, momenti antistress (ma quale stress a tre, quattro, sei anni, se non quello provocato dagli adulti?), con massaggi profumati di zucchero a velo, coccole al cioccolato, ma non mangiato, bensì spalmato sulla pelle, pedicure e manicure con smalti e lustrini. Ma non ci fermiamo qui, c’é l’angolo dei tatuaggi, fortunatamente all’acqua, che fanno la gioia soprattutto dei maschietti. Per non parlare dell’angolo delle extension e delle meches, che su una bimba di cinque anni, sono giustificate solo a carnevale sopra l’abito della Fata Turchina. Be’, ci credereste? A volte c'è la coda, perché spesso ad ogni mamma è abbinata la sua piccola; ma ci sono anche le ragazzine più grandi, 10/14 anni che si muovono da sole. Sì, perché le Beauty kids sono rigorosamente under 14!

A Los Angeles ... ci sono anche centri che propongono massaggi ayurvedici e non, per neonati e altri che propongono veri e propri percorsi per bimbi, che al massaggio dell'ayurveda uniscono il massaggio svedese, la riflessologia e lo yoga.

E quindi non stupiamoci se un sondaggio ha rivelato che sono state dieci mila le minorenni italiane che hanno chiesto in dono un trattamento di chirurgia estetica; ci pensate? Stiamo insegnando ai nostri figli a non accettare il proprio corpo, i propri difetti (quali poi, in giovane età?); stiamo crescendo delle piccole lolite, col culto della vanità, solo del proprio corpo? Ma diciamocelo, a tutte noi è sempre piaciuto mettere lo smalto della mamma, imbrattarci le labbra con il suo rossetto, calzare i sandali col tacco alto che ci faceva precipitare come se fossero dei trampoli. Ma era diverso lo spirito, l’impatto con quello che era, tutto sommato, un mondo cui saremmo approdate con l’età’. Che le figlie di personaggi stravaganti e famosi fossero già abituate a queste cose, lo  sappiamo leggendo di Madonna, che alla sua Maria Lourdes, ha fatto allungare e tingere i capelli a soli 11 anni, oppure di Katie Holmes e del marito Tom Cruise, che addobbano la loro Suri, di soli 3 anni, con sandaletti col tacco (sembra che ne abbia una collezione di 132 paia), piccole borse di Hermes, soprabitini che sono la perfetta miniatura di un abbigliamento da signorina inglese. Ma nessuno guarda, oltre che l’aspetto esteriore e gli abitini di questa piccola, la tristezza che ha negli occhi? G.P.




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L'accento di Socrate