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Il tradimento



Secondo gli ultimi dati, in Italia i matrimoni sarebbero sempre più in crisi a causa di relazioni extraconiugali virtuali o concrete, virtuali perché sembra si ricorra anche ad evasioni attraverso i social network.


Stabilire, sempre che lo si possa fare con un certo rigore, il motivo di tanti tradimenti non è il fine di questo scritto, ma cercare il senso del tradimento e la strada per poterlo superare, una volta che si è diventati vittime, credo sia un riflessione filosofica utile per poter vivere un'esistenza il più possibile serena.

Cosa vuol dire tradire? Significa ingannare la buona fede di qualcuno e venir meno ad una promessa. Più la fiducia è grande più ci si abbandona nelle braccia dell’altro con il risultato, in caso di tradimento, di trovare un’enorme difficoltà nel superare la delusione. La storia del tradire e del non tradire si perde nella notte dei tempi. Pensiamo al filosofo Socrate e al suo essere stato sotto processo per empietà e per corruzione dei giovani, accuse mosse ad hoc dai sui detrattori che lo condussero alla condanna a morte. Bene, lui per non tradire se stesso, il proprio ideale e la propria missione non accettò di essere aiutato a fuggire per mettersi in salvo. Quanti sarebbero rimasti fedeli con così tanta determinazione al proprio ideale fino alla morte? Il prezzo della vita è molto alto e solo un uomo divenuto ormai mito, nel senso che è passato in una dimensione decisamente distante dai comuni mortali, può essere così lontano dal tradimento delle idee tanto da sacrificarsi in loro nome. In epoca successiva possiamo soffermarci sul traditore per antonomasia, vale a dire Giuda, colui che vendette Gesù per trenta denari. Si tradisce la propria idea politica per un ruolo più alto, ci si vende al miglior offerente annullando la propria identità, si tradisce il proprio figlio vendendolo ai pedofili....Il tradimento sembra non risparmiare alcunché.

Fedeltà e Tradimento si contendono da sempre il primato come due eterni rivali, come gli opposti di uno stesso essere. Senza giungere agli estremi, ognuno di noi è stato, chi più chi meno, sulla scialuppa di entrambi. Non è sempre possibile fare una scelta definitiva e seguire Fedeltà nella sua posizione di integerrima condottiera, a volte Tradimento ci fa trovare una via d'uscita vantaggiosa per la nostra vita, anche se dobbiamo fare i conti con la scia di dolore che ci lasciamo alle spalle. Sì, perché il tradimento verso noi stessi può creare danni solo a noi stessi, la nostra immagine si offusca e la coscienza potrebbe farsi sentire, mentre il tradimento nei confronti dell'altro fa soffrire anche e soprattutto la nostra vittima. Il tradimento di un amico sembra essere uno tra i più dolorosi perché da un amico ci si aspetta una dedizione senza condizioni, mentre dal partner si sa per esperienza millenaria che un tradimento non è impossibile anche nelle relazioni più felici e profonde.

Quando il tradimento si consuma nel rapporto di coppia il dolore e la disillusione si insinuano nell'anima del tradito, o tradita, provocando spesso pesanti conseguenze sulla sua vita presente e futura.

Vediamo tre passaggi utili per superare il tradimento del partner:

-  Perdere la fiducia totale è il primo passo della nostra crescita come individui, ciò può apparirci poco romantico, abbiamo paura di diventare troppo razionali e di non riuscire più ad abbandonarci, ma questo non è del tutto vero. Da un lato perdendo la fiducia totale si diventa meno creduloni e di conseguenza si acquisisce uno sguardo più disincantato, utile strumento per trovare la persona più adatta a noi. E questo non è ciò che vogliamo?

- Tornando al tradimento, dopo lo sfogo iniziale, impariamo a considerare l’accaduto. Non diamo tutta la colpa all’altro, ma neppure a noi stessi. Per continuare il rapporto con il nostro partner è indispensabile mettere “in gioco” le parti buone e cattive di noi-come-coppia, predisponendoci al confronto senza più remore (non nascondiamo più desideri e timori), facciamo muovere pregi e difetti in modo che il negativo possa essere espulso, depurando dal risentimento i nostri cuori. In questo processo è utile insultarsi, disperarsi, piangere. Si impara ad espellere i sentimenti negativi che come tossine inquinano il corpo. Imparando a ”buttar fuori” e ad essere meno illusi, ci avviamo sulla strada della non ricaduta.

-  E’ importante non essere più vittime del tradimento. Certe persone si sentono per così dire predestinate, incontrano sempre partner traditori e vivono la condizione di traditi quasi come l’inevitabile epilogo di un rapporto. Ad esempio riflettendo su che cos’è un progetto condiviso ci si può rendere conto se la persona che incontriamo fa al caso nostro.

Mentre per chi tradisce non ci sono suggerimenti validi universalmente: ognuno deve fare i conti con se stesso.

Maria Giovanna Farina




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L'accento di Socrate