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TROVARE IL PARITISMO NELLE PICCOLE COSE:

UN BATTITO D'ALI E TUTTO CAMBIA



Mi trovo seduto al tavolo di un bar all'aperto e sono in città. Tre tavoli "avvolti" da piante a siepe sempre verdi in vasche di cemento a mo' di barriera poste lì a difendere le consumazioni in "tranquillità" separati dal traffico. Dall'altro lato della strada un filare di giovani alberi con frondose chiome.

La barista mi porta il caffè e la brioche che le avevo ordinato, dopo il primo sorso di caffè ed aver sfogliato le prime pagine del giornale, mi appresto al primo "morso" della brioche. A quel punto arriva in velocità un passero che, probabilmente abituato, atterra sul tavolo vicino al caffè. Con fare frenetico, tipico dei passeri, si guarda attorno, sbatte le ali, e mi guarda!!

Sembra in attesa. È in attesa!!

Stupito, ma molto contento di tale visita ravvicinata, con fare lento per non impaurirlo getto a terra un po' di briciole. Immediatamente con volo rapido s'avventa in un attimo il becco era pieno e veloce, viaaaa!!

Passano pochi istanti ed in sequenza "atterra" ancora un paio di volte sul tavolo replicando la scena. Poi, dopo pochi attimi nuovamente "atterra" sul tavolo alla mia sinistra...e mi guarda. Così metto sul palmo della mano alcune briciole per vedere se ha il coraggio di venirle a prendere e allungo il braccio per porgergliele.

Un balzo e arriva sulla mano (stupenda la sensazione del suo peso lieve), si prende tutte le briciole e via!! Così continuò fino alla fine della brioche. Non che ne abbia mangiata più lui di me, ma comunque una certa quantità sì!!

Nel terzo tavolo alla mia sinistra era seduta una coppia di giovani stupiti di quanto accadeva, la ragazza al primo sopraggiungere repentino del passero espresse la sua sorpresa con una breve risata di stupore.

Un andirivieni veloce ed uno stato d'animo, il mio, che in quella semplicità ho ravvisato una forma di Paritismo. Potrebbe essere? Forse è ridicolo pensarlo?

Una sequenza, uno scambio, tra me e il passero, tra l'umano e l'animale. Una condivisione, un semplice gesto, uno scambio alla pari. Uno scambio senza altre finalità.

La consapevolezza che con poco ci si può avvicinare, relazionare, condividere. A volte il nostro agire è complicato da una visione egocentrica, arrogante, ambigua, di interesse, egoista, sempre in cerca di un tornaconto personale; non siamo disposti alla semplicità, alla condivisione, troppo spesso considerate "debolezze".

Prima di terminare tutta la consumazione, decisi di lasciare a terra sbriciolata ciò che rimaneva della brioche, poi mi alzai ed andai a pagare il conto. Uscendo guardai verso il tavolino dov'ero prima e vidi il passero che "banchettava" liberamente quelle ultime briciole. Ero felice.

Pochi minuti di scambio, un momento vissuto come nicchia nel trambusto della città, dove altro tipo di frenesia ci oscura la mente. Una "virgola" come le chiamo io, che mi ha addolcito un sentire quotidiano molto pesante di violenza, di egoismo, di odio, di avidità, di offese, di un fare che ci allontana dalla ragione. Chissà a quante persone sarà accaduta questa mia esperienza di condivisione con un animale, e non parlo di quelli domestici o da compagnia.

Se fossimo capaci di comprendere che nel piccolo o nel poco, si può avere molto; se fossimo capaci di vedere o amare le persone con rispetto, e il rispetto fosse il metro di comparazione per evitare di guardare dall'alto chi riteniamo inferiore, differente, e poi differente in cosa? Inferiore perché ?

Un batuffolo di penne e piume, due vispi occhietti, frenetiche piccole ali, un piccolo becco pieno di briciole "salva vita", repentini e continui "atterraggi" e la fiducia di cibarsi sul palmo della mia mano. Un momento particolare, una condivisione d'intenti reale. Nulla più. Semplice. Non secondi fini, non tranelli.

Sì, a volte, le "virgole" di tempo ricche di semplicità per fortuna ci sono. Forse poche; forse ci sfuggono.

Basterebbe poco. Basterebbe togliersi la maschera, l'armatura che noi tutti troppo spesso indossiamo e iniziare a guardare il mondo con meno egoismo. Un capostipite, l'egoismo, di una serie di non valori che stanno dilagando.

Basterebbe poco. Basterebbe partire da una piccola relazione con un piccolo passero per trovare il Paritismo.


UN RIDOTTO MONDO


Dalla cima del tuo ego

giudichi il mondo

attorno te.

La paura del confronto

ti attanaglia la mente

e la miseria culturale

ti toglie il respiro,

cospargendo di gelo

la mente tua.

Un perenne

inverno mentale

che non conosce il disgelo

cancellando la primavera.

Quella primavera mentale

utile per incontrare il mondo

e cancellare

la paura

tua padrona e tu suo servo.

Quella primavera

delle persone tra persone

dello stesso pianeta.

Razzismo,

notte oscura

dove la Ragione esiliata è,

perché, essa,

si nutre di Cultura.

Razzismo,

egoismo dell' ego

sporcato di follia

in un perimetro ristretto

senza sbocchi,

un ridotto mondo

confinato dentro istinti

primordiali.

Articolo e poesia di Roberto Rossi



Pittore e poeta Roberto Rossi - Ambasciatore di Pace UPF - ONU – http://www.oceanonellanima.it/home.php

Socio onorario dell'associazione culturale L'accento di Socrate http://laccentodisocrate.blogspot.it/



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