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Il Libro del Respiro

Perché è importante imparare a respirare meglio



Respirare è vitale per noi, lo scoprono subito anche i più piccini, respirare bene è fondamentale per il nostro benessere, ma nonostante sia cosa che ci è consigliata spesso dal medico, dall’insegnante, magari dallo psicologo, finanche dai media …. beh, è una cosa che non ci entra in testa. Forse perché non sappiamo come si fa.

Vediamo di impararlo e di imparane l’utilità, con Max Damioli, laureato in piscologia, Master in ipnosi Ericksoniana e in PNL, Teacher's Trainer delle tecniche di Louise Hay e Consuelor della Peiffer Foundation of Positive Thinking, titolare per alcuni anni della cattedra di Personal Improvement alla European School of Economics e oggi della cattedra di Comunicazione Ecologica alla LUMSA (Libera Università Maria Ss. Assunta).

Tutto questo è certamente importante, ma per noi è fondamentale il fatto che abbia scritto “Il libro del respiro”, che ci insegna e spiega- perché è importante imparare a respirare meglio”


Perché respirare bene è un’arte, vero?

Respirare è naturale. Nulla al mondo è “più naturale” che respirare!

Quindi la questione non è tanto che cosa dobbiamo “fare”, ma che cosa dobbiamo “SMETTERE di fare” per (tornare a) respirare meglio. Perché si respira male? Ci sono così tanti motivi che elencarli tutti non è davvero possibile, ma prendiamone qualcuno simbolico molto importante per tutti: la PAURA e il PARAGONE (ad esempio volevo un maschio, è nata una femmina, mio fratello va meglio di me a scuola … è più sano e forte etc).

Quando ci paragonano a qualcuno che sembra migliore di noi, il respiro si blocca. Quando si parla di cose che ci fanno vergognare (sesso?), quando ci criticano oppure quando abbiamo paura di qualcosa, magari di fare brutte figure, il DIAFRAMMA (che viene dal greco DIA-FRASSO (cingo e separo) cinge il dolore e la separa dalla nostra consapevolezza. Paragone dopo paragone, paura dopo paura, a partire dall’uscita dall’utero, fino alla laurea presa con qualche voto in meno di un fratello/sorella, ci si trova con la metà del sistema bloccato dal diaframma che CINGE e SEPARA il mio dolore da me stesso. Ma il sistema non vede l’ora di riprendere a respirare in modo NATURALE! E ci aiuta a farlo in brevissimo tempo.

E’ assolutamente importante quindi imparare a respirare bene, perché tu ci insegni

che il respiro può influenzare positivamente i nostri stati d‘animo, il nostro umore, addirittura la nostra salute. Come dire che il vecchio suggerimento “fai un respiro profondo prima di parlare” ha un suo fondamento….

Spendiamo miliardi di euro in alimentazione bio e integratori alimentari, in acqua minerale (siamo il terzo paese del mondo nei consumi, ma il primo per qualità dell’acqua al rubinetto!), in materassi senza molle, in lattice, con reti senza viti … e nessuno si occupa del Respiro. Eppure (lo dice la Natura, non io!) si può stare 40 giorni senza mangiare, tre giorni senza bere, due senza dormire e solo TRE MINUTI senza respirare.

Dunque la NATURA dice che respirare è 19200 volte più importante di mangiare, 1440 volte più importante di bere, 960 volte più importante di dormire …

Sarà perché non ci si può (ancora) fare business sopra? Vedrai che presto venderanno le bombole di aria in città per respirare “sano”… Rispetto alla tua domanda, si respira come si vive e si vie come si respira. Questo ha un interessante risvolto: non solo e non tanto diventa facile per uno studioso di respiro capire quali sono i “blocchi” nella vita di una persona, ma SOPRATTUTTO, aprendo il respiro a quella persona e aiutandola a tenerlo aperto nel tempo, SENZA CONGITIVO (cioè senza blablabla) quella persona tende ad andare da sola verso il suo “meglio”, la sua vitalità naturale e a vivere in modo più aderente ai suoi REALI bisogni di essere umano.

Una buona notizia per le persone, pessima per alcuni colleghi psicologi che per anni hanno sfruttato in lunghi periodi di incontri il cognitivo troppo spesso per pagarsi il mutuo.

La notizia del Millennio è che il Respiro è EFFICACE (funziona per tutti!) EFFICIENTE (in fretta per tutti!) e, soprattutto AUTONOMO (cioè non abbiamo più bisogno di Guru e Guide Spirituali che lavorino sulle nostre Vite Precedenti o sul nostro Sistema dei Chakra per guarire).

Tu ti occupi del respiro da anni, come hanno risposto le persone con cui ti sei relazionato, hanno imparato a respirare nel modo corretto e quali benefici hanno ottenuto?

All’inizio era difficile far girare l’idea che con una (meta) tecnica così apparentemente banale e semplice si potessero ottenere risultati sorprendenti, ma con fiducia abbiamo aspettato il passaparola che un ottimo prodotto produce intorno a sé e oggi posso dire che senza fare una riga di pubblicità, i corsi sono sempre pieni. Il passaparola dei soddisfatti, dunque! Che cosa hanno ottenuto? Una lista immensa di vantaggi, il primo dei quali che possono fare da soli qualcosa di non dissimile dal “lavarsi i denti” che invece di produrre la salute della dentatura, produce la salute nella vita intera. Non mi pare male, non credi?

Quale è quindi il modo corretto di respirare, possiamo sintetizzarlo per i lettori?

E quali i benefici immediati?

Non si può insegnare alle persone a respirare da un libro o da un video, cioè in modo diverso dall’averla di fronte a me che respira e un Facilitatore lo rende autonomo in pochissime sessioni. Purtroppo. Ma possiamo dire che il Respiro Ideale parte dalla sinfisi pubica, sale come un’onda fino alla base del collo nella gola e, appena prima di riempirsi completamente, lo si LASCIA ANDARE in modo completamente rilassato, purché appena prima di svuotare completamente i polmoni, si ricomincia con l’inspirazione successiva.

Cioè: nella PANCIA, CIRCOLARE (senza pause) e RILASSATI (l’espirazione). Tutto qui.

Benefici immediati? Dormi meglio, digerisci meglio, vai meglio di corpo, ti diverti con il tuo corpo e ridi alle lacrime con gli amici più spesso. La paura si scioglie, emergono cose del passato che lasciamo andare e lasciano un nuovo spazio interno che viene percepito come maggiore chiarezza, centratura, libertà emotiva. Chi può dare di più con meno?

Veniamo al libro, cosa propone? Tu ci ha raccolto anni di studio, ma anche di esperienze; c’è posto per nozioni ed esercitazioni. E’ un libro adatto a tutti noi o solo

a chi ha già vissuto un primo approccio con la tecnica di respirazione? Possiamo considerarlo un insieme di esercizi anche pratici, da imparare e tenere con noi?

Il motivo principale per cui ho deciso di scrivere un libro è stato quello di non essere interpretato dai miei Facilitatori con frasi del tipo “Max ha detto..:” legate a concetti diversi e a volte opposti ai miei. Dunque, a dire la verità, il mio libro era diretto a iniziati avanzati.

Quando l’editore l’ha letto ha pensato di intravvedere una serie di “slanci filosofici” più ampi del Respiro in sé: la cornice, alcune spiegazioni … insomma è diventato un Libro Introduttivo sul respiro che spiega molte cose sui meccanismi e su ciò che accade in una sessione completa di Respiro.

Non è certamente un libro di esercizi per il fatto che dicevo prima che il Respiro non si può imparare sui libri, sarebbe come imparare a starnutire o a fare sesso su un libro; ci può dare interessanti stimoli e spiegare bene il meccanismo di ripulitura dei corpi cavernosi cigliati, ma uno starnuto lo si impara soltanto solleticando il naso fino a che non si sente “etchu!”.

Quando non stiamo bene, quando siamo agitati, quando abbiamo una prova da superare, ci fa bene fare tre respiri profondi. Subito il nostro cervello ne esce più ossigenato e stiamo meglio. Questo è già un primo passo verso la buona respirazione?

Assolutamente si: non avrei saputo dirlo meglio. Certo che se invece che tre respiri, ci si impegnasse per almeno una ventina … sarebbe 7 volte più potente e rilassante!

Info www.damioli.net

Giuliana Pedroli




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