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Un dettaglio scomposto




Scrivere di un dettaglio scomposto,

del tuo rossore fuori luogo

quasi una sentinella d’allarme,

l’indizio del tradimento

come le mani di Ponzio Pilato

sotto l’acqua che scorre.

Scrivere ora

dopo 33 giorni

come 33 erano gli anni di Cristo,

33 le mie croci sul calendario.

Scrivere

perché la scrittura mi riporta a te,

perché l’inchiostro fa giri immensi

prima di sgorgare.

L’inchiostro pondera il suo nero,

non ha l’immediatezza del verbo.

e lo coltiva in recondite strettoie

prima d’uscire allo scoperto.

Scriverò ancora d’infiniti dettagli

annidati in un diaframma scomodo,

scriverò di te, di com’eravamo

quando il mio entusiasmo

contagiava i tuoi pensieri.

Scriverò

per seppellire il disincanto

e tacitare la rabbia

per non aver compreso in tempo

quel dettaglio scomposto.

Occhi bassi,

sguardo alle scarpe,

sorriso smorzato,

caricatura di un amore monocorde

cacofonia di emozioni inconciliabili

binario d’incontro e di commiato.

Scrivere

come in un viaggio senza ritorno,

per Cicerone il cuore,

come Eumeo l’inchiostro,

unica meta “Nosce te ipsum”.



(Ottobre 2017 - Tutti i diritti riservati©)


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