Un dettaglio scomposto
Scrivere di un dettaglio scomposto, del tuo rossore fuori luogo quasi una sentinella d’allarme, l’indizio del tradimento come le mani di Ponzio Pilato sotto l’acqua che scorre. Scrivere ora dopo 33 giorni come 33 erano gli anni di Cristo, 33 le mie croci sul calendario. Scrivere perché la scrittura mi riporta a te, perché l’inchiostro fa giri immensi prima di sgorgare. L’inchiostro pondera il suo nero, non ha l’immediatezza del verbo. e lo coltiva in recondite strettoie prima d’uscire allo scoperto. Scriverò ancora d’infiniti dettagli annidati in un diaframma scomodo, scriverò di te, di com’eravamo quando il mio entusiasmo contagiava i tuoi pensieri. Scriverò per seppellire il disincanto e tacitare la rabbia per non aver compreso in tempo quel dettaglio scomposto. Occhi bassi, sguardo alle scarpe, sorriso smorzato, caricatura di un amore monocorde cacofonia di emozioni inconciliabili binario d’incontro e di commiato. Scrivere come in un viaggio senza ritorno, per Cicerone il cuore, come Eumeo l’inchiostro, unica meta “Nosce te ipsum”.
(Ottobre 2017 - Tutti i diritti riservati©)
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