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Sull’inutilità della filosofia....

Sparare a zero sulla filosofia e sulla sua inutilità è il solito luogo comune di chi, di filosofia, ne sa ben poco. Chi accusa i filosofi di essere persone poco pratiche e, soprattutto, poco capaci di produrre e accumulare beni materiali e denaro, dimostrando così l’inutilità stesa della filosofia, forse non ricorda l’aneddoto di Talete e le olive. Talete di Mileto vissuto dal 640/625 a. C. al 640 a. C. è stato un filosofo presocratico noto per il suo teorema sulle rette parallele e l’assunto riguardo all’acqua come il principio di tutte le cose. Fu ampiamente criticato per l’estrema povertà in cui viveva, povertà nella quale versava, secondo tutti, per la sua pratica coerente della filosofia. Stanco di queste accuse decise di dimostrare quanto la pratica filosofica potesse rivelarsi utile alla vita di tutti i giorni, smentendo al contempo tutte le insinuazioni sul suo conto. Grazie a calcoli astronomici, ancora in inverno predisse un abbondante raccolto di olive per la stagione seguente e, raggranellata una piccola somma di denaro, acquistò in anticipo il diritto (non l’obbligo) di utilizzare tutti i frantoi di Mileto e Chio, inventando di fatto le opzioni finanziarie. Se le sue previsioni si fossero avverate avrebbe potuto subaffittare i frantoi in regime di monopolio e guadagnarci quanto avesse voluto, in caso contrario ci avrebbe rimesso tutto il denaro investito. La storia gli diede ragione e la stagione fu estremamente produttiva. Talete guadagnò enormi ricchezze dimostrando a tutti che per un filosofo è molto facile arricchirsi grazie alle proprie conoscenze se solo lo volesse. Questo episodio dimostra senza ombra di dubbio che la filosofia può avere un’applicazione ben più pratica di quanto comunemente si pensa e che se un filosofo volesse applicare all’economia le proprie conoscenze potrebbe arricchirsi ma, per contro, che non è questo il suo maggior interesse. Dal punto di vista economico Talete, mettendo a frutto la propria intelligenza e le proprie conoscenze, ha dimostrato anche che il concetto di speculazione può avere una connotazione differente da quella di acquistare un bene a poco e rivenderlo a molto. È grazie a lui, infatti, che si ha per la prima volta nella storia uno strumento derivato. Talete non acquistò i frantoi per rivenderli ad un prezzo superiore, ma ne acquistò il diritto di utilizzo in esclusiva. Chiunque ne avesse avuto bisogno avrebbe dovuto rivolgersi a lui e non ai proprietari per poterli utilizzare, creando, di fatto uno strumento sottostante.

E se la speculazione può avere un risvolto filosofico, come fa la filosofia a non avere un’utilità pratica nella vita di tutti i giorni?

Cristina Perciaccante creatrice di Potereconomico

(Giugno 2016 - Tutti i diritti riservati©)

potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell'educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l'ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani.


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