Pubblichiamo la poesia di Pietro Pancamo* E pomeriggi e sere dedicata a Fausto, un suo amico poeta. Riteniamo non comune una tale composizione per la particolare dedica e desideriamo presentarla ai lettori perché Fausto ci ha colpiti. Il nostro dare spazio ai poeti nasce dalla convinzione che nulla come la poesia sappia trasmettere con immediatezza ciò che scaturisce dalla profondità di noi, quel noi che spesso ci sfugge. La poesia di Pietro Pancamo ha certamente, nella sua capacità catartica, questa nobile forza. Come sempre non ci spingiamo ad interpretare ciò che deve parlare al cuore di ognuno.
E pomeriggi e sere (A Fausto, un mio amico poeta)
Contrariamente a chi spesso raccoglie frasi e parole in organismi grammaticali che non danno segni di poesia, Fausto sa rendere meno ovvio il bianco dei fogli nuovi e con ogni rima incute sentimento alla noia frequente delle nostre mattine. E pomeriggi e sere. Nel frazionarsi lento della vita in giorni e sensazioni, accadono paure ansie piccole miserie che sono i sottomultipli delle ore. Fausto li coinvolge nelle sue descrizioni ritmiche e sorridendo persuade il vuoto alla delicatezza della natura, al vigore del pensiero e forse all’estasi malinconica del ricordo. Sì, perché quando vede egoismi e banalità nel tempo, nell’uomo Fausto reagisce con l’ispirazione e la sua anima può dunque elevare poesie alla speranza. (Pietro Pancamo)
Pietro
Pancamo (1972), redattore professionista, è stato
direttore editoriale della web-zine internazionale «Niederngasse
Italian». Coordina il portale «L(’)abile
traccia» (citato a dicembre del 2007 in un volume della
Zanichelli); è caporedattore per la poesia della e-zine
«Progetto Babele». Puoi commentare il poeta e le sue poesie su http://laccentodisocrate.easyfreeforum.it
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