L’ultimo addio
Non si può scegliere quando nascere ma quando morire sì, perché non sfruttare in modo originale una possibilità unica nella vita? In un prossimo futuro, quando la visione delle cose sarà più ampia avremo modo di assistere e partecipare ad un nuovo genere di festeggiamenti: il rinfresco di chi avrà deciso di lasciare il mondo dei vivi. È ormai consolidato che si tratta sempre di una questione di punti di vista e della prima volta, dopo di che ci si abituerà anche a questo, si fa l’abitudine a tutto. Si manderanno gli inviti come si fa per un matrimonio, un battesimo, una festa di laurea, ma questa volta la festa avrà un risvolto diverso, alla fine, qualcuno, per sua decisione, morirà: il festeggiato o, in casi eccezionali, i festeggiati, quando la decisione viene presa per esempio da due coniugi. Niente più omicidi-suicidi avvenuti nella disperazione e nel senso di colpa. I corpi rimarrebbero intatti, non dovranno più passare per l’obitorio ed essere sottoposti ad autopsia, tutto avverrebbe alla luce del sole, nessuno sarà colto di sorpresa e ognuno avrà avuto il tempo di prepararsi all’evento. Il più delle volte si tratterà di persone anziane o meglio ancora vecchie e prossime alla dipartita e saranno loro a scegliere quando e come andarsene, senza aspettare, magari soffrendo intensamente, che un giorno sorella Morte si decida a far loro visita col rischio di farsi cogliere impreparati. Ognuno è suo, come dico sempre, nessuno può sapere, non dico meglio, ma quasi, cosa possa provare chiunque provi una qualsiasi sensazione come chi la prova per cui non si può sindacare nel modo più assoluto sulle sensazioni che ognuno prova relativamente al proprio essere. Non è necessario trovarsi in situazioni estreme per scegliere questo forse discutibile, ma dolce modo di andarsene, è meglio però prevenire situazioni critiche e decidere quando si è ancora in grado di intendere e volere e di poter godere la festa insieme agli invitati. Sarà l’occasione per rivedere amici e parenti che da tempo non si vedevano e di cui si erano magari persi i contatti e perché no, dare di persona un anticipo a quanto sarà letto nelle disposizioni testamentarie. E quando tutto sarà sistemato ognuno potrà scegliere il tipo di funerale che preferisce, addobbi, bara, luogo del rinfresco e così via e, per chi volesse provare nuove sensazioni, assistere al proprio funerale, a bara vuota, con o senza i crismi della Chiesa prima di recarsi al rinfresco assieme agli invitati. La stessa agenzia di onoranze funebri potrebbe organizzare tutto, catering compreso, ed occuparsi al termine del rinfresco delle incombenze funebri vere e proprie. L’ultimo brindisi sarà quello fatale: un dolce eterno sonno coronerà la sua ultima festa.
La S.V. è invitata alle ore 11,30 del giorno 3 marzo dell’anno 2050 alla cerimonia funebre di Mario Rossi Presso la chiesa dei santi apostoli Seguirà un rinfresco al Grand Hotel di Rimini Al termine la cara salma verrà accompagnata nel luogo dell’eterno riposo
Max Bonfanti socio fondatore e vice presidente dell'associazione culturale L'accento di Socrate (Tutti i diritti riservati©)
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