SEGRETARIA DIREZIONALE PARTICOLARE EFFETTIVA
Aveva da poco passato i quaranta, era una donna affascinante, in carriera. Quel giorno doveva incontrare un cliente molto importante, dall’esito di quell’incontro sarebbe dipesa la sua promozione a dirigente. Era già un quadro del massimo livello e quel passaggio di grado avrebbe comportato oltre ad un considerevole scatto di categoria, un ufficio personale e una segretaria fissa alle sue dirette dipendenze e molti benefits.. Era da tempo che aspettava un’occasione simile e quel giorno era finalmente arrivato. Attendeva con ansia che le annunciassero l’arrivo del dottor Giulio Guidoni Gallura, soprannominato il dottor 3 G per via delle iniziali. Era un piccolo grande uomo, piccolo perché era alto poco più di un metro e mezzo, grande perché aveva creato un impero economico di svariati miliardi di euro. Si occupava di impianti per il trattamento delle acque e i suoi impianti erano presenti sull’intero globo. Lei, la dottoressa Lisa Grandi doveva convincerlo che le pompe della s.p.a. Marinetti erano le migliori e le più convenienti sul mercato internazionale. Operazione difficile, la concorrenza asiatica era diventata spietata anche in fatto di pompe, doveva però convincerlo che le sue erano le migliori in assoluto. Si era fatta bella, non che non lo fosse, ma per l’occasione sfoderare un pizzico di fascino in più l’avrebbe certamente aiutata, 3 G era famoso per il suo debole nei confronti del gentil sesso. Per l’occasione Lucia aveva anche ridotto la lunghezza della gonna, portandola una decina di centimetri sopra il ginocchio. Il décolleté completava l’opera mettendo in evidenza un seno prorompente, anche se sorretto surrettiziamente dal wonderbra, ma questo lo sapeva solo lei. Questo incontro era stato preceduto da altri che avevano permesso di arrivare a questo punto avanzato della trattativa, mancava solo la firma e questa sarebbe dipesa solo da lei. E lei lo sapeva. Il dottor 3G arrivò insieme ad una segretaria e ad un accompagnatore. Presero posto nell’ufficio di Lisa e dopo brevi convenevoli la segretaria e l’accompagnatore vennero congedati. Rimasero lui e lei. E lei sapeva che lui aveva un debole per lei e questo lo sapevano anche i suoi capi ed era per questo che le avevano affidato la fase finale della trattativa. Confidavano, oltre alla sua bravura, anche nel suo sex appeal e nella sua grande voglia di fare carriera. E lei sapeva anche questo. - Signorina, voglio essere franco con lei, se siamo arrivati fino a questo punto della trattativa è solo per lei, posso avere le stesse forniture ad un prezzo nettamente inferiore, ci sono i cinesi che mi hanno offerto la stessa merce al 50% in meno, su una ordinazione di venti milioni di euro si tratta di dieci milioni, non sono uno scherzo neanche per me. - Ma dottor Guidoni, non c’è paragone rispetto alla qualità e a tutte le garanzie che noi le offriamo. - Parliamoci chiaro, i soldi non li ho fatti né con la qualità né con le garanzie, ma col pelo sullo stomaco e se sono qui è perché voglio farle una proposta. Lei vuole che io firmi quel contratto, io voglio che lei firmi questo. - Prego, tenga, lo legga. - Non capisco dove voglia arrivare. - La prego, abbia la bontà di leggerlo. - Ma quanto c’è scritto non ha nulla a che vedere con la fornitura di pompe. - Vero, ma se ha visto ci sono dei punti in bianco da completare, lascio a lei decidere quale cifra scrivere. - Lei mi vuole assumere come sua segretaria direzionale, particolare, effettiva. Cosa significa tutto ciò? - Significa che se lei accetta dovrà occuparsi di tutto quello che le chiederò di fare. - Ma io ho delle responsabilità nei confronti della Marinetti S.p.A. Non sarebbe eticamente corretto se tralasciassi i suoi interessi. Io sono pagata per curarli e non per disattenderli. - Nella vita bisogna essere pratici, siamo franchi, la Marinetti nell’istante in cui lei non dovesse più servirle, se ne sbarazzerebbe senza tanti complimenti. Io le sto offrendo un contratto di cinque anni rinnovabile di altri cinque che alla fine prevede una liquidazione tale da permetterle di passare il resto dei suoi giorni da nababbo. - Ma come potrei giustificare il fallimento della trattativa? - Non si preoccupi, di quello me ne occuperò io, farò in modo che lei ne esca a testa alta. Saranno poi loro a liquidarla e allora verrà da me. Il contratto sottoscritto con me rimarrà un nostro segreto. Un’offerta come quella fattale dal dottor 3G era inimmaginabile, un premio d’ingaggio di cinque milioni di euro, un milione di euro l’anno per i primi cinque anni e sette per i successivi cinque oltre ad un rimborso spese senza tetto tutto al netto delle imposte e l’uso incondizionato delle proprietà mobili ed immobili della società, senza tener conto dei regali e dei benefits. Alla scadenza dei dieci anni una liquidazione pari a quanto percepito, escluso il premio d’ingaggio. In cambio avrebbe dovuto essere a disposizione con il corpo e con la mente 24 ore su 24. Dieci anni della sua vita per 29 milioni di euro. Un’offerta più che allettante, ma ricca di incognite, un po’ come un patto con il Diavolo. Firmò. Come previsto venne licenziata dalla Marinetti S.p.A. e nel giro di poco iniziò a lavorare a pieno ritmo per il dottor 3G. Un giorno, dopo un anno alle dipendenze di 3G, durante un viaggio di lavoro Lisa scomparve insieme ai suoi ingenti conti bancari. Dopo qualche mese il dottor 3G ricevette una cartolina di Lisa che insieme ai saluti lo ringraziava per tutti i consigli elargiti, soprattutto per quello del pelo sullo stomaco. Non fu mai rintracciata, dove sia a godersi il frutto del duro lavoro nessuno lo sa.
A cura di Max Bonfanti
Se vuoi commentare lo scritto blog.libero.it/accentodisocrate/ |
|
|
|
|