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Il coraggio di vivere – pensieri di Mirella Musicco


Inutile negare che la strada giusta per ritrovarsi è il coraggio, inteso non come atto eroico ma come scelta di vita, per non ciondolare passivi nell’esistenza.

Stazionare in situazioni indiscusse e non lottare per apporre dei cambiamenti, se da un lato appaga il nostro ego vigile sulla salvaguardia della nostra sicurezza, dall’altro pone fondamenti certi per un mondo inerte: inoperoso dinanzi alla necessità di disporre azioni volte a migliorare o costruire.

Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili.” (Seneca).

Spingere le vele per assaporare la conquista di nuove realtà, sensazioni o emozioni, non è esule da ricadute sulla nostra stabilità, identificata nel quotidiano. Per evitare terremoti nella nostra anima sarà quindi sufficiente realizzare trasformazioni in sintonia con ciò che, indossato dal nostro essere, lo conduce a vivere nella piena cognizione del sé.

Non ci sarebbero speranze senza graffiare la terra con le unghie, demolendo quel senso del determinato e per questo inconfutabile.

La lotta è un bene prezioso della nostra scala di valori, senza la quale persone immense non ci sarebbero ad insegnarci che vivere è musica, la nostra musica; note di melodia differenti, ognuna delle quali fa vibrare e sperare e gioire o cadere inevitabilmente nella sconfitta: ma che soddisfazione l’averci provato!

Ezio Bosso ci da un grande insegnamento: non piegarsi ma vivere con ironia e audacia.

A dare la risposta è la sua musica, nella quale ogni suono è un viaggio verso la profondità, vibra di bagliore e tenebre, narra di rese e risalite, paure e sogni. Nella sua armonia, intonata all’essenza dell’esistenza, si sente palpitare la vita intera, lui che della vita ne ha colto il valore nell’abisso di una malattia autoimmune e degenerativa.

Tanti non piegano dinanzi alle contrarietà e tanti ancora sfidano il nostro tempo andando controcorrente. Sono azioni tese al miglioramento non solo dell’individuo ma dell’intera collettività. Insegnamenti preziosi da donare alle future generazioni, risollevandoli dal vuoto di una società individualistica.

Non dobbiamo proiettarci nella realizzazione di grandi imprese ma semplicemente concretizzare semplici gesti chiusi nel pacchetto della visione unilaterale delle relazioni umane: investire nella parte migliore di noi per incrementarne la consistenza palpabile delle nostre sensazioni che sono respiro.

Ognuno possiede una Stella e collocarla nello stesso cielo, per illuminarlo di vivacità, non è chimera ma realtà.



Pensieri di Mirella Musicco (gennaio 2017 Tutti i diritti riservati©)


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