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Didattica alternativa al liceo Einstein di Milano

l’amore è la “cura” naturale contro la violenza





Una lezione di Didattica alternativa al liceo scientifico Einstein di Milano mi ha catapultata nel luogo di un'adolescenza viva e desiderosa di scoprire il mondo e, allo stesso tempo, capace di confrontarsi con una sconosciuta arrivata in classe con il proposito di essere ascoltata ma soprattutto di ascoltare. Presente la professoressa di filosofia Maria Antonietta Vecchiarino in qualità di spettatrice abile e disponibile a mettersi dalla parte dei ragazzi che erano di età differenti; tutti avevano scelto liberamente di assistere all'incontro tra le possibilità concesse loro in quella mattinata. Il tema era la violenza di genere e dell'amore come cura, antidoto e rimedio contro il dilagare di atteggiamenti violenti e persecutori nei confronti delle donne. Il tutto con un sguardo all'ottimismo come capacità di trovare la soluzione migliore che è sempre la più semplice. Questo in poche parole il tema del mio intervento che si è mosso con equità tra i punti trattati.

Come accade sempre, chiedo agli ascoltatori di lasciarmi un messaggio scritto su un foglietto che consegno all'inizio del mio intervento, ognuno è libero di fissare su carta anonimamente ciò che lo ha colpito e/o interessato. Invito anche ad annotare spunti di riflessione per un prossimo incontro. Il risultato di questa giornata è stato molto interessate non solo per l'attenta partecipazione dei ragazzi, ma per i messaggi che mi hanno lasciato nero su bianco e che sono in prevalenza sull'amore.

L'amore è libertà”, qualcosa di cui prendersi cura nel rispetto reciproco. Trovo scritto in alcuni biglietti, ma anche rielaborazione di un mio pensiero, ossia “Piangere non è segno di debolezza”, questa riflessione è utile per agli uomini che temono di mostrarsi fragili e si fanno forza diventando violenti.

Tre frasi mi hanno particolarmente colpita, di cui non specifico il sesso e l'età per non condizionare il giudizio del lettore ed anche perché in questo gruppo di giovani ho riscontrato un rapporto armonico e paritario tra i sessi differenti:

Non dobbiamo cercare una persona che ci completi ma una che comprenda la nostra interezza”. Considerazione di profonda conoscenza dell'animo umano, denota consapevolezza di sé e del proprio essere persone autosufficienti.

Non puoi giustificare un uomo che uccide dicendo che è malato” e poi

“L'amore può crescere dovunque e svanire come niente” e qui dico che è un maschio di 18 anni per sottolineare il ragionamento migliore che dobbiamo aspettarci dai maschi. L'amore svanisce come niente significa anche che dobbiamo accettare questa evenienza, il ragazzo che ha scritto il messaggio pensa così e ciò deve farci essere ottimisti: un diciottenne può diventare un esempio per tutti gli altri? Sì, se facciamo nostra e trasmettiamo questa incredibile e sensibile maturità intellettuale.

Per concludere, questo incontro mi ha resa ottimista e ancor più desiderosa di diffondere il messaggio che l'amore è una cura anche per guarire dalla violenza come modalità relazionale.

Maria Giovanna Farina (Aprile 2017 - Tutti i diritti riservati©)



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L'accento di Socrate