L'accento di Socrate
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Il senso della fine Come tutto svanisce rapidamente: nel cosmo i corpi stessi, nell'eternità il loro ricordo; qual è la natura di tutte le cose sensibili e soprattutto di quelle che adescano con il piacere o spaventano per il dolore o hanno trovato risonanza nella vanità dell'uomo; come sono vili, spregevoli, sordide, corruttibili, morte...Tocca alla facoltà razionale soffermarsi su questi punti; che cosa sono costoro, la cui opinione e la cui voce dispensano fama e infamia; che cos'è la morte, e il fatto che, se uno la osserva in sé e per sé e attraverso un'analisi del concetto dissolve ciò che vi crea l'immaginazione, non la considererà più null'altro che un'opera della natura - e se uno teme un'opera della natura, è un bambino, e d'altronde questa non è solo un'opera della natura, ma anche un'opera utile alla natura stessa.... Marco Aurelio, A se stesso - Libro II cap.12
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