Dolore: poesia classificata ex equo al secondo posto del concorso nazionale di Poesia Libera Verso 2014
Parla pure, notte triste !
Tu che hai un corda spezzata
sulla tua chitarra di stelle;
tu che vuoi cantare dubbi e spilli
di neve e baci
a questo ascolto di juta
e grano stinto.
Parla pure , cenere e soldato !
Tu che annoti gli agguati
nei miei occhi di sete
e sembri acqua
e sei la sete cruenta
e necessaria.
Io sono un catino di olmi
quando il vento
sceglie i capelli per giocare
e a volte, le vele,
per non tornare.
L’autore
Stefano Lovecchio nasce in un paesino dell’Irpinia, Sant’Angelo dei Lombardi,
il 26 dicembre 1960 ma sin da tenera età vive a Matera dove tutt’ora risiede.
Fortemente attratto dalle materie letterarie e umanistiche, per una serie di
circostanze sfavorevoli, svolge però studi tecnici, conseguendo il diploma in
Elettronica. Successivamente intraprende gli studi universitari in
Giurisprudenza che però dopo due anni deve lasciare . La passione della
scrittura si manifesta sin da giovane con poesie e brevi racconti o favole.
Nel 2009 pubblica la sua prima silloge “Arando il caos“, Montedit.
Attualmente lavora come collaboratore scolastico.
(Tutti i diritti riservati©)
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