PICCOLI CONSIGLI PER COMUNICARE SENZA DIVENTARE PREDE DELLA COMPAGNIE TELEFONICHE
Comunicare è una delle cose che più piace al genere umano e la tecnologia degli ultimi anni ci viene sempre più incontro. Mi immagino se Socrate avesse avuto a disposizione internet e social network, probabilmente avrebbe passato gran parte del suo tempo ad aggiornare i propri profili Facebook e Twitter, risparmiandosi lunghe camminate per le assolate piazze dell'antica Grecia. Che comunicare tramite internet, telefono o sms sia una passione di tanti lo sanno benissimo anche le compagnie telefoniche, che si fanno una gran battaglia, o perlomeno così fingono di fare, per offrire la promozione più vantaggiosa e accaparrarsi sempre più clienti. La tendenza ad offrire sempre più servizi e promozioni, tuttavia, si trasforma spesso in pratiche commerciali scorrette a danno del cliente, che non di rado si ritrova inconsapevolmente ad utilizzare un piano telefonico non adatto alle sue esigenze e a pagare per servizi a lui assolutamente inutili. Vediamo qui di seguito le più diffuse pratiche commerciali poco leali, sia in riferimento alla telefonia fissa che a quella mobile, e i metodi a nostra disposizione per tutelarci. L'offerta che ci stanno proponendo ci serve veramente? Nel quotidiano siamo continuamente bombardati da messaggi pubblicitari, di ogni forma e genere, che ci promettono servizi vantaggiosi a prezzi bassissimi. Quando si viene allettati da una di queste offerte bisogna però, come prima cosa, chiederci se il servizio a cui ci stiamo interessando è realmente adatto alle nostre esigenze e, nel caso avessimo dubbi, una buona soluzione è farci consigliare da una persona più esperta. I piani tariffari più pubblicizzati adottano la così detta forma "all inclusive" che prevede telefonate, sms e internet ad un prezzo fisso, entro determinate soglie di utilizzo. Tali contratti, tuttavia, vengono spesso sottoscritti anche da persone, magari anziane, che non sanno neanche cosa sia internet o gli sms. È opportuno, quindi, informarsi se oltre le tariffe più pubblicizzate ne esistano altre meno care e più adatte a chi del telefono continua a farne un uso tradizionale. A proposito di internet, un piccolo consiglio per chi non lo utilizza Nel caso in cui l'utente non sia interessato ad usare internet è consigliabile disattivare tale funzione direttamente dalle impostazioni del proprio telefono poiché, nel caso si schiacci il tasto, magari anche accidentalmente, che collega il telefono ad internet, in assenza di uno specifico abbonamento molte compagnie telefoniche addebitano immediatamente, e senza alcun avviso, il costo dell'intera giornata di navigazione, che può essere di 4, 5 o più euro. Individuata l'offerta che ci interessa, come evitare le “fregature” Innanzi tutto quando vediamo la pubblicità di un'offerta su un volantino, giornale o internet bisogna sempre leggere l'intero annuncio e, eventualmente, fare un approfondimento sul sito internet della compagnia telefonica. Di frequente gli annunci pubblicitari riportano tariffe valide per i primi mesi in cui si passa al nuovo servizio e per i mesi successivi è prevista un'altra tariffa, scritta ovviamente in modo molto meno evidente. Le “sole 20€ al mese” quindi si traducono spesso in 20€ per i primi 3 o 6 mesi e 30, 40 euro o più per i mesi successivi. Si deve badare inoltre se nel contratto è prevista una durata minima per la quale se si recede prima del tempo è prevista una penale. Inoltre è necessario approfondire anche l'aspetto dei costi di attivazione del servizio, che per la telefonia fissa possono anche raggiungere e superare le cento euro e che spesso vengono pubblicizzati come gratuiti ma lo sono solo a determinate condizioni, come, ad esempio, la sottoscrizione di solamente alcuni contratti, generalmente i più costosi o quelli che prevedono una durata più lunga. Ci si imbatte in questo tipo di insidie con maggior frequenza quando si programma di cambiare operatore, dove le offerte sono spesso agguerrite e poco chiare. Inoltre, nel caso si decida di cambiare operatore, bisogna comunque armarsi di tanta pazienza visto che spesso le compagnie telefoniche per effettuare un'operazione come il trasferimento del numero, che dovrebbe essere immediata, impiegano anche settimane, con l'intento di far desistere il cliente dal passare alla concorrenza. Tante volte la pratica si risolve solo dopo che cliente, esasperato, minaccia di ricorrere alle vie legali. Controlliamo bene gli addebiti, ci potrebbero essere servizi mai richiesti che non utilizziamo Purtroppo le compagnie telefoniche approfittano della distrazione dell'utente medio che spesso non controlla l'estratto degli addebiti e non si accorge se gli vengono addebitati costi che non gli competono, ad esempio per servizi di fatto mai richiesti. Spesso ci si ritrova addebiti per servizi che neanche sapevamo di avere. Trattandosi generalmente di addebiti di pochi euro, la maggioranza dei clienti neanche se ne accorge o, se se ne accorge, lascia perdere per non sprecare tempo con l'operatore del call center e non farsi venire quello che si suol dire "il fegato marcio". Tuttavia, questi pochi euro moltiplicati per milioni di clienti, portano nelle casse delle compagnie telefoniche ingenti e ingiustificati guadagni. Anche le promozioni gratuite possono nascondere delle insidie in quanto potrebbero diventare a pagamento dopo un periodo di prova. È buona norma, quindi, controllare tutte le voci della bolletta o, se usiamo una scheda prepagata, dell'estratto dei costi e dei servizi utilizzati, disponibile sul sito internet della società, previa registrazione. Non è giusto pagare un importo che non ci compete, anche se di pochi euro. Un consiglio è quindi quello di controllare sempre quanto spendiamo e, se troviamo servizi o addebiti non dovuti, insistere perché ci vengano tolti. Il numero dell'assistenza clienti a pagamento: un'assurdità che rischia di diffondersi Nel scegliere il nostro operatore bisogna accertarci che il numero dell'assistenza sia un numero gratuito o quantomeno a tariffazione urbana. Infatti, alcune compagnie telefoniche, ma anche altre società che offrono altri tipo di servizi, come le televisioni a pagamento, adottano per il servizio di assistenza clienti un numero a tariffazione maggiorata. In tal caso, la chiamata per l'assistenza potrebbe rivelarsi parecchio costosa; il costo della telefonata dipenderà dai minuti di attesa per parlare con l'operatore e dalla rapidità di quest'ultimo nel risolvere un problema magari causato dalla stessa compagnia telefonica. Le pratiche commerciali poco corrette sono sicuramente molte di più rispetto a quelle sopra descritte e, come suggerito, il primo metodo per far valere i nostri diritti è quello di contattare l'assistenza clienti e spiegare il problema, senza troppo innervosirci con il ragazzo o la ragazza che ci risponderà che non ha alcuna colpa e che, se ne avesse l'opportunità, svolgerebbe volentieri un lavoro più gratificante e meglio retribuito.
Alessandro Bonfanti socio fondatore dell'associazione culturale L'accento di Socrate
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