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VIAGGIARE….una grande gioia della vita



Ancora parti? Ultimamente mi sento rivolgere questa domanda troppo spesso; ma sì, parto ancora, perché viaggiare è la medicina più efficace contro l'ansia del quotidiano. Quando la vita ti ha dato tanto, ma in seguito ti anche tolto tanto, se te lo puoi permettere, viaggia.

Se puoi farlo perché hai la salute, le possibilità, gli amici, non rinunciare, perché viaggiare ti riempie il cuore e la mente; ti scatena dentro un entusiasmo e una dose di adrenalina che non ha pari.

Non lo dico solo io, lo dicono medici, psicologi e anche gli esperti di viaggi. Un recente sondaggio realizzato da uno dei siti più qualificati, Booking.com, dice che oltre 17000 persone in tanti paesi del mondo la pensano in questo modo.

Ci sono persone che sostituirebbero con una bella vacanza un prezioso regalo dal gioielliere, ma anche un incontro di gruppo, una riunione di famiglia.

Ok qualcuno forse esagera, ma vuoi mettere l'emozione di un aereo che decolla per quel paese che non hai mai visitato, o l'atterraggio in un luogo sconosciuto e così diverso da casa tua?

Lo confermano anche molti terapeuti: guarire da molte ansie e problemi è più facile prenotando una vacanza, perché “viaggio uguale entusiasmo”.

Che sia verso spiagge fantastiche, verso città caotiche o verso prati verdeggianti, l'importante è andare, staccare la spina, staccare dalla routine e dai problemi di lavoro. Benefici a livello mentale, certo, ma anche da un punto di vista fisico i medici ritengono il viaggio utile a ridurre, per esempio, il rischio di infarto. E sono benefici immediati, come dire che una partenza fa bene subito, anche per la riduzione dello stress che riesce a produrre.

Da un punto di vista culturale viaggiare aiuta a capire il mondo, a capire che la gente che ci appare così diversa, in realtà è più uguale a noi di quel che credavamo, perché tutti abbiamo gli stessi sogni le stesse paure le stesse esigenze.

Viaggiando impariamo inoltre ad aprirci, a socializzare, a superare i nostri timori e anche a conoscerci meglio.

La gioia e soprattutto l’attesa di una vacanza ricorda un po' anche la filosofia di Leopardi nel “Sabato del villaggio”, perché spesso ci entusiasmiamo ancor prima della partenza, anche solo valutando le possibili destinazioni studiando mappe e percorsi, sognando itinerari, prenotando con un clic un viaggio futuro.

Il nostro cuore si allarga; quindi no al detto “partire è un po' morire”, ma rivisto e corretto in “partire è vivere e rinascere a nuove emozioni” questo è un detto che mi piace di più.


Giuliana Pedroli, giornalista (Aprile 2017- Tutti i diritti riservati©)


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