The iron lady, prova magistrale di una grande attrice Los Angeles: Oscar 2012 come migliore attrice
Interessante il racconto fatto di flash back, di reperti documentaristici, di episodi che riportano alla vita precedente, alla vicenda professionale della lady di ferro, mentre ora lei è solo una vecchietta chiusa in casa con i suoi fantasmi. La trama davvero non è così forte come si potrebbe credere o come ci si potrebbe aspettare, ma l’interpretazione della protagonista, il trucco per renderla così somigliante, sono elementi fondamentali che fanno dimenticare tutto il resto. Sono le cose che catturano; si è assorbiti tutto il tempo da questa Meryl Streep stupefacente, che va oltre i personaggi che ha interpretato nella sua lunga carriera e che ci fa dimenticare la finzione. Un’interpretazione eccellente che lascia senza fiato, per il suo essere così aderente al personaggio: la voce, i gesti, gli sguardi, sono quelli della Thatcher, in scena vediamo lei e non un’attrice che la impersona. Un trucco che lascia stupefatti, che cambia, perché l’accompagna nelle diverse età la protagonista, e il film merita davvero il doppio Oscar(sarebbe il terzo per la Steep) cui è candidato, migliore attrice e miglior make up, appunto. Ecco dunque perché vederlo, per vedere Meryl Streep misurarsi con un altro grande e impegnativo ruolo, per avere conferma, se necessario della sua camaleontica bravura. Giuliana Pedroli
Margaret Thatcher quando era primo ministro (1979-1990)
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