Grazie a Fiorello
Grazie a Fiorello, che ci ha fatto sorridere in modo sano e semplice, nonostante la crisi. L’idea di scrivere questo pezzo mi è venuta dopo aver risposto ad una lettera giuntami da un lettore del giornale sul quale curo la pagina della posta. Mi diceva che aveva appena visto il programma condotto da Fiorello, e riflettendoci sopra aveva capito quanto sia importante per tutti noi l’allegria, proprio nel senso in cui la intendeva Mike Bongiorno. Infatti in queste serate di trasmissione, oltre a riconoscere al conduttore un grande talento, una vera umiltà di carattere, rifletteva sul fatto che nel momento buio della nostra Italia, quelle allegre risate non erano stonate, ma ci hanno fatto bene. E’ bastata la semplicità, la serietà, e ci siamo potuti ritagliare momenti gioiosi sempre. Infatti, in quanti eravamo davanti alla TV in quelle quattro serate magiche?!? Ognuno a casa propria faceva, credo, le stesse riflessioni che il giorno dopo confrontava con gli altri. E’ vero, abbiamo visto talento unito all’umiltà del personaggio, e aggiungerei, una sana comicità, nessuna volgarità pesante. Le risate di una volta, senza la cattiveria di alcuni nuovi comici contro altri, ma uno spettacolo per famiglie. La mattina dopo i nostri problemi erano ancora lì, proprio gli stessi, ad aspettarci, ma un paio d’ore di ALLEGRIA (e lo scrivo proprio col carattere maiuscolo) ci hanno fatto bene. Allegria allo stato puro, che anche in momenti poco felici dobbiamo saper godere perché la vita è fatta anche di gioia. Ognuno di noi, proprio per le difficoltà del momento, quelle quotidiane, quelle dei figli o del lavoro, ha bisogno ogni tanto, come si dice, di staccare la spina e non a tutti è possibile ritagliarsi una serata fuori casa, una cena, un cinema. Ecco allora che la televisione, almeno a me sembra, con Fiorello è tornata ad avere il suo ruolo che era quello di divertire la gente, in modo semplice, appunto col vecchio, ed ora nuovo varietà. In barba a tutti quei format televisivi che si rincorrono sui vari canali e che generalizzano la tv perché tutti uguali. Grazie dunque a questo show man che non si fa problemi a ritornare ai vecchi canoni, alle vecchie regole che hanno fatto grande la tv degli anni 60/70. Battute semplici, niente di super impegnato(i nuovi comici, se mi permettete, hanno pretese di essere uno più intellettuale e colto dell’altro), lustrini, musica, ma soprattutto indiscusso talento di una persona che dimostra di darsi al pubblico con grande generosità. Sì, perché dietro a due ore di uno spettacolo simile c’è certamente molto lavoro, molto sforzo di quel gruppo unito, che lavora in simbiosi ed in armonia. Anche questo è importante; insomma grazie a Fiorello, alla sua equipe, e nella vita grazie a chi sa farci ridere e divertire, perché anche questa è una missione. E poi, provare per credere, l’allegria è necessaria, contagiosa, ci aiuta ad essere positivi e scaricare anche la nostra aggressività nascosta. Non è vero che se ride uno del gruppo alla fine si ride tutti insieme? E questo non fa bene? Non unisce? Si sa che con una sana risata spesso si può guarire e trasmettere sentimenti positivi; perché la risata ridona entusiasmo e ottimismo, la risata è infatti il più potente antistress nella nostra vita! Giuliana Pedroli
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