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Viva le feste!



È da molto che non ci si sente cari lettori, vero? Questo è dovuto al fatto che anche i ghepardi hanno bisogno di riposarsi, ma ora sono tornato, e vi prometto che sentirete parlare di me fino a giugno…

Il tema di oggi ci è molto familiare, anche perché, essendo da poco passati Natale e l’Epifania, in giro c’è ancora un’aria di festa. Ed è proprio di questo che parleremo oggi: delle feste.

Che mondo sarebbe senza, tutti noi (o quasi) amiamo le feste e io sono uno di questi. Iniziamo parlando delle feste ‘oggettive’: esistono da sempre, anche nella preistoria quando si tornava da una caccia particolarmente proficua si organizzavano balli in onore della dea della caccia. Mi amareggia pensare che troppe volte nelle feste del giorno d’oggi al posto di mangiare pollo si sniffa cocaina, ci si ubriaca per poi mettersi alla guida, rovinare la macchina e nei casi peggiori anche la propria vita e anche quella di poveri innocenti. Ogni giorno si sente parlare di giovani fuori di sé che si vanno a schiantare contro un palo, e questo perché per loro il divertimento sono la droga e/o l’alcol; ma pensiamoci bene, non è molto più bello uscire con gli amici per andare a giocare a bowling, ballare e, solo in sporadiche occasioni, spendere qualcosa al casinò o all’ippodromo? Bene, questo è il messaggio che vorrei che passasse ai giovani, io da solo non ce la farò mai, ma se si collabora e si inizia a spargere il pensiero si potrà arrivare lontano!

Parliamo invece ora delle feste nazionali in generale (Natale, Pasqua, ecc.).

Come ho detto prima, le feste sono appena finite e spero che tutti voi le abbiate passate bene. Ogni anno, grazie alle ricorrenze molte famiglie riescono a riunirsi, a passare un po' di tempo insieme e spesso anche a scambiarsi i regali natalizi e quelli che non si sono riusciti a dare durante l’anno a causa della distanza. Questo caso mi è molto vicino, perché le mie due cugine con i miei zii abitano a Savona, in Liguria, mentre io abito in provincia di Milano e quindi ci vediamo soltanto due volte all’anno: due settimane in estate e il giorno di Natale, in modo da passare Santo Stefano insieme a tutti gli altri parenti (nonni e zii). Quando la sera del 25 dicembre arrivano a casa mia è sempre un momento molto felice: visto che non ci si vede da cinque mesi si hanno molte cose da dirsi. Si cena insieme in sala ridendo e scherzando e raccontando tutte le disavventure che si sono subite. Dopo cena mia cugina più piccola, che ha otto anni e mi è molto affezionata, mi chiede di giocare con lei a qualche gioco che ha portato da casa e che gli è arrivato quella mattina da Babbo Natale. Accetto sempre molto volentieri e ci divertiamo sempre tantissimo. A una certa ora si va a letto e il giorno dopo andiamo, come ho già detto, dai miei zii per passare un Santo Stefano in compagnia. Purtroppo il tempo quando si è felici e ci si diverte vola, e non ci si può fare niente. Arriva presto sera e con essa il momento di salutarsi; mi vengono le lacrime agli occhi pensando che quei bei momenti saranno presto solo un ricordo e che per poterli rivivere dovrò aspettare ancora un anno ma in fondo cosa vuoi che sia un anno? Basta guardare avanti senza farsi distrarre dal passato e allora il tempo volerà come è volato in quei momenti! Ecco cosa sono le feste per me, un momento dove riunirsi con la famiglia per far volare il tempo e, anche se ne avessi la possibilità, le feste non le cambierei per nulla al mondo!!!

Concludo salutandovi e facendovi i miei più cari auguri di un ottimo 2011, e ricordate: quando si è in un brutto momento della propria vita e sembra che il tempo non passi mai, guardate avanti, cercate l’appoggio di persone care e mettetegli le ali, in modo che si possa tornare a volare come nei momenti più felici delle propria vita.


Ghepardo97





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