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Per amore dei capelli






Alla fine di maggio, in un Teatro di Milano, il Pierlombardo, stracolmo di persone, è stato presentato alla stampa ed al pubblico, Per amore dei capelli, autobiografia e non solo di Dina Azzolini, della B.C.Dalai .

Un libro che è la storia di una donna, un mestiere, una città. La storia di Dina Azzolini, ‘la Dina’ per i milanesi, nota parrucchiera che ha sempre lavorato in centro e che si è occupata della chioma delle signore milanesi dagli anni sessanta in avanti. Sotto le sue abili mani personaggi illustri, ma anche gente comune: Mina, i Missoni, i Piaggio, ma anche le modelle o le commesse dei negozi di via della Spiga. Un piccolo negozio, per iniziare, ma grandi richieste, sfilate, fotografi di grido…. Finchè, nel 1978...la svolta. Dina cambia registro, vita, modo di lavorare e pensare. Seguendo nuove ispirazioni, nuove strade, abbandona tutto quello che è artificio, abbandona le tinte, i prodotti chimici, a favore del naturale.

Quando si dice che la filosofia entra nella vita comune, questo è un esempio speciale. Cosa è successo, chiediamo a Dina, così all’improvviso o è stata una cosa maturata nel tempo?

Non è successo all’improvviso. Penso che un seme (non ogm) fosse piantato dentro il mio inconscio, forse a motivo delle mie origine emiliane - l’odore della terra- e come reazione, più avanzava lo stile consumistico anche nel mondo dei capelli, più il seme germogliava fino a sbocciare poi nel nuovo lavoro che è tutto basato sul naturale.”


A questa virata nella professione ha fatto seguito un cambiamento anche della sua vita? Cosa non andava, cosa c’era di stimolante, tanto da decidere di lasciare una strada di grande successo?

La mia vita privata va ed è sempre andata di pari passo con la vita professionale, non c’era e non c’è distinzione. Il lavoro per me è passione e grazie anche ai miei viaggi di lavoro negli Stati Uniti avevo constatato che l’artigianato come mestiere stava scomparendo. L’artigiano diventava catena di montaggio, rappresentante di soli prodotti per capelli privo di uno stile personale. Nulla di tutto questo mi apparteneva. Sentivo che il “mercato” stava uscendo dalla realtà dell’Essere per diventare solo quello dell’Apparire. Quindi decisi di seguire ciò che più sentivo.”


Il naturale nella vita e nel lavoro ha significato cambiamenti radicali anche nel luogo dove realizzare la new age del capello; chi viene da Dina, vive una esperienza molto coinvolgente, perché anche tutto quello che sta intorno è naturale, rassicurante, vero.

Il luogo di lavoro è molto importante le materie naturali accolgono e aiutano nel creare un dialogo nuovo ed a ricostruire un mestiere, il mio, così diverso”


Quale è stata la risposta delle sue clienti, l’hanno abbandonata o hanno capito ed hanno deciso di seguire questa sua nuova filosofia di vita, di accoglienza del naturale in ogni suo aspetto?

All’inizio alcune clienti (abituate alle tinture) si domandavano che cosa volesse dire fare la parrucchiera e non tingere; poi molte clienti mi hanno seguito grazie alla mia abilità nel taglio; gli uomini ed i bambini sono stati i miei grandi sostenitori, e oggi moltissime delle mie clienti mi seguono in questo percorso tutto naturale.”


Cosa vuol suggerire alle clienti “la Dina” attuale, che ognuno di noi vale per quello che è, che non c’è bisogno di artifici, che il nostro capello va curato e non rovinato con ciò che gli fa solo male?

Suggerisco a tutte le clienti di essere se stesse, naturali per essere e sentirsi più forti, libere e sicure di sé”

E’ vero che i nostri capelli parlano, ma lei ne sente l’anima, quando se ne occupa?

Sì, i capelli sono trasmettitori di energia ed a volte quando sto tagliando, capita che parli di qualcosa che la cliente sta pensando in quel momento, è qualcosa di magico che non mi stupisce più”


Giuliana Pedroli



Per conoscere la storia di Dina Azzolini: Per amore dei capelli, ed. B.C.Dalai




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