CHI SIAMO

ARCHIVIO

REDAZIONE/CONTATTI/COLLABORA




Street Art a Busto Arsizio


il bellissimo servizio fotografico a questo link

 

Tratto da L’Inform@zione on-line : BUSTO ARSIZIO - Alice Pasquini, una delle più importanti artiste del panorama Street Art internazionale, arriva a Busto Arsizio. Con la sua bomboletta spray arriva in piazza mercato (lato viale Piemonte) dove in tre giorni (fino a domenica 16 marzo) realizza un’opera insieme ai suoi allievi del workshop. L’evento è organizzato dal Centro Giovanile Stoà di Busto Arsizio e realizzato grazie al supporto di Comune, Agesp Servizi srl e Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus

Pubblicizzato su giornali on-line mi sono fiondata sul posto per cercare di catturare un po’ di  colore e immortalare qualche artista mentre creava. Dopo due giorni di ricerche a vuoto, finalmente domenica pomeriggio gli artisti li ho trovati. A lavoro già completato, sigh, non sono stata tempestiva … Avrei voluto fotografarli man mano che procedeva il loro lavoro. Devo accontentarmi di vedere il tutto già finito. Mi avvicino per osservare ed ecco che si accosta uno di loro, un giovanissimo ragazzo “Buongiorno, le piacciono? Io ho disegnato quelle foglie, poi colorato alcune lettere”.

Rispondo che mi piace ciò che han disegnato ma che mi aspettavo ci fossero più opere, più murales, considerando le notizie che avevo letto. Mi risponde che per ora han fatto quello che vedo,  hanno presentato un progetto e ora starà agli amministratori della città accettare così da poter proseguire e colorare quei muri grigi. Scatto qualche fotografia, poi cerco ancora quel giovane artista e ci mettiamo a chiacchierare. Il progetto con gli artisti di strada è nato in collaborazione con un centro giovanile  (Stoà) e diverse associazioni. L’artista dice di chiamarsi SALAT, ed è lo pseudonimo con il quale vuole essere chiamato perché sarà quello che lo farà conoscere.

- Perché i disegni sui muri - gli domando.

- Perché lasci qualcosa di te agli altri - mi risponde.

- Frequenti il liceo artistico? - (è l’istituto che è alle nostre spalle)

- No, perché per una svista della prof di arte delle scuole Medie non mi sono iscritto a quella scuola, ma frequento il liceo classico, e se fossi nato nel ’96 avrei frequentato l’indirizzo di Scienze umane, invece frequento quello a indirizzo linguistico - (insomma mi pare di capire che non è proprio contento del suo percorso scolastico)

Poi a raffica si mette a parlare di Umanesimo, Modernismo, Filosofia…

Povera me, non riesco a stargli dietro…

- Scriva, scriva - mi dice, ma lui corre  - vai più piano che non ti sto dietro -

Mi racconta che al liceo due insegnanti lo hanno conquistato; il prof di Filosofia e Storia, che lo ha fatto crescere, ha migliorato il suo Essere, anche se ha idee politiche molto diverse dalle sue.

Un’altra  “Illuminata” (così li ha denominati) del liceo è la prof di Matematica che l’ha aiutato col suo calore materno e che riesce ad armonizzare quel che di disarmonico c’è nella sua scuola.

Scriva, scriva anche questo - mi dice ancora. E mentre parla disegna su un quadernetto.

La crescita spirituale e filosofica grazie alle quelle due menti “illuminate” l’hanno ispirato all’arte più che mai. Mi dice ancora con il suo linguaggio frettoloso che vuole: “Comunicare con l’arte tutto ciò che guida l’uomo presso la luce della libertà d’espressione e a denunciare ciò che nella società c’è di brutto. L’Umanesimo deve guidare la società di oggi più che mai e il Modernismo è l’apoteosi dell’Umanesimo”.

- Scriva, scriva anche questo

Sì, ho scritto, capendoci ben poco a dir la verità , ma la prossima volta mi porto un registratore!!!

 Un augurio a Salat affinché diventi un grande artista, un futuro grande artista, chissà…potrò dire un domani di essere stata la prima ad intervistarlo?

 © Riproduzione riservata

Gina Di Dato http://ginadidato.altervista.org/



Condividi i tuoi commenti con noi

PAGINA DI DISCUSSIONE SU FACEBOOK: CLICCA "Mi piace" su L'ACCENTO DI SOCRATE



Torna indietro

L'accento di Socrate