Una parola sbagliata al momento sbagliato e in un attimo ho pensato: “Ora me ne vado, lascio tutto e tutti”.
“Potevi arrivare prima”, mi dice. “Ma come potevo arrivare prima!”, penso tra me e me, “Ho appena finito di piangere ho ancora gli occhi gonfi e arrossati dal pianto, per fortuna ora nascosti dietro un paio di occhiali a lenti scure, e tu mi rimproveri… C’era traffico, e comunque son qui, solo 2 minuti di ritardo. In un attimo il mio pensiero è stato quello di andarmene via, di scappare...Arrangiatevi un po’ da soli. Con la fantasia mi son ritrovata in autostrada, io che non amo guidare, che non conosco le strade, i luoghi. Diretta al mare, quel mare che, non so perché, tanto amo. Con la fantasia tutto è più facile, non si ha bisogno di niente, né soldi, né abiti, né cibo, né acqua. Poco tempo e mi ritrovo seduta in riva al mare ad ascoltare il rumoroso silenzio di una spiaggia deserta. Una spiaggia ricca di silenzio. Quel silenzio del quale ogni tanto si ha bisogno, quel silenzio che fa compagnia, quel silenzio che fa troppo pensare e ragionare... E a volte non si vorrebbe nemmeno pensare… Quel silenzio che può anche far paura. Seduta tutta sola me ne sto ad osservare i gabbiani che urlano là, sopra la mia testa...che fortuna che hanno, possono volare liberi e da lassù osservare il mondo e prendersi beffa di me. E quella imbarcazione laggiù, forse un peschereccio... mi piacerebbe esser su quella barchetta, sentire il vento sulla pelle, il viso sferzato dal freddo vento di questa mattina, così le lacrime agli occhi possono essere giustificate... Meglio tornare al presente, rimettere i piedi per terra. Sto guidando, di fianco a me c’è mio figlio che devo accompagnare ad un appuntamento. Il treno oggi, proprio oggi, è arrivato in anticipo. Solitamente ha sempre dei minuti di ritardo. E così sono risultata io in ritardo. Chi non ha mai pensato, almeno per un momento di scappare, lasciare tutto. Ma come si fa a lasciare tutto alle spalle, tutto quello che si è costruito faticosamente col partner, lasciare i figli, gli amici, le comodità, la tranquillità, il caldo di una casa. Torniamo coi piedi per terra, sto guidando e di fianco a me c’è mio figlio……. Madam X Testo raccolto da Gina Didato (l'autrice è anonima per motivi di privacy) Se vuoi commentare lo scritto blog.libero.it/accentodisocrate/
Condividi i tuoi commenti con noi GRUPPO DI DISCUSSIONE SU FACEBOOK: CLICCA L'ACCENTO DI SOCRATE |
|
|
|
|