L'accento di Socrate
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Trattienimi
TRATTIENIMI Mi sveglio dolente, come un panno strizzato, lacerato, sminuzzato, sono sfinita, sorreggimi! Fa ancora male, mi manca il respiro, anche quello sudato, quando non ti trovo più accanto. Sono crampi dolorosi allo stomaco, come un demone invadi ogni mia cellula, forse ne morirò portandoti via con me e ti sentirò dire: "Trattienimi con te! Mi alzo trattenendomi lo stomaco, intorpidita, vagante, mi tocco, mi palpo, mi sfioro per scoprire dove sei e ti trovo in ogni parte di me. Trattienimi, non lasciarmi andar via , perderesti il sole, l'aria, il vento,la terra e noi. Sfa-mi -amo-ci dentro la nostra memoria. Mi manca la tua aria, non ho più ossigeno, ma siii ,ma siiiiii vado via, vado viaaaa, ma dove vado senza di te? Se non ci fossi in quel tormentoso dolore non saresti l'essenza di me, non saresti più quelle lacrime, non sarei più la tua stella, sai ricordo quando mi disegnavi nel tuo cielo, trattienimi ancora nel tuo cielo, non farmi andar via, trattieni nel tuo cuore vuoto senza di me, nelle tue mani infreddolite, nel tuo lamento eterno, trattienimi, trattienimi con te, non lasciarmi andar viaaaa, non voglio andar via da te. Angela Demma
VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=xB6CtEBSmmE
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L'accento di Socrate |