Lucania
mia
Fu
Terra amata, tempio di poeti musicisti, contadini
e pittori.
Amata dai nostri fratelli fu la
terra nostra.
Nella solitudine di paesi arroccati odorando
stagioni verdi tra vallate, boschi, montagne, i
pittori dipingevano visi scolpiti dal sole del sud.
Venosa
portata sugli spartiti da Gesualdo, quelle strade polverose
raccontate da Scotellaro nel buio della terra Ridola trovò
i tesori.
Nella terra di Valsinni la Morra rappresentava
il sudore, la tristezza e l'emancipazione delle
donne.
Parlano, urlano i sassi di Matera di
miseria e povertà di quell'8 agosto del 1860 .
Cristo
si è fermato ad Eboli all'ombra dei ricordi, di
erosioni, di speculazione, di dolore, di
ignoranza, ferrovia senza stazione di sogni
frantumati, siamo ancora terra dimenticata ricordando
Carlo Levi.
Angela
Demma (Maggio 2018- ©Tutti i diritti riservati)
VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=u2p8cQJi2FI&t=3s
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