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LO SPECCHIO DI ARIANNA

(Parti Dodicesima e Tredicesima)

 

Fatti e personaggi sono frutto di fantasia.

 

Questa notte mi sono innamorata, mamma”, annunciò Martina, la mattina seguente, a colazione.

Queste parole lasciarono sua madre a bocca aperta ed anche un po' perplessa. Lo stupore poteva lasciarlo trapelare, la perplessità quella no. L'avrebbe ferita.

Tuttavia si aspettava che Martina continuasse a raccontare:

Lui è Alberto”.

Alberto? E Arianna? E Londra?”

Martina si fermò a pensare che le domande di sua madre erano le stesse che si era posta lei, la sera precedente ed avevano anche lo stesso ordine. Naturale...tra loro c'era sempre stata una fantastica complicità.

La loro storia è finita già da qualche mese e a Londra non ci andrà. Lo avrebbe fatto solo per far piacere ad Arianna. Il sogno di Alberto è quello di studiare Infermieristica ed imparare ad aiutare chi soffre. Potrà farlo molto bene anche restando in Italia.

Te l'ha detto lui, o è ciò che speri dopo che ti sei innamorata di lui?”

Sua madre non voleva affatto offenderla con quella domanda. Temeva solo di non poterla consolare, semmai Alberto l'avesse delusa.

Ma allora non hai capito, mamma. Non solo ho scoperto di provare qualcosa di molto profondo per Alberto. La verità è che stanotte ci siamo proprio messi insieme. È stato bellissimo!”.

L'ultima frase esprimeva tutto. Non ci sarebbe stato bisogno di aggiungere altro. In fondo, l'inizio di una storia andava protetto, anche dall'amore sconfinato come quello che la legava a sua madre, e lei lo avrebbe compreso. Martina ne era più che sicura.

A mano a mano che la storia di Martina ed Alberto procedeva, anche Patrizia cominciava a fare progetti concreti per prendersi cura di se stessa, con la consapevolezza che anche la vita di Martina poteva ora percorrere una propria strada, protetta, non solo dall'affetto di un'altra persona,  ma persino dall'amore di un uomo.

Un giorno, quindi, disse che avrebbe accettato quell'invito della sua amica Isabella, a trascorrere qualche settimana nel suo albergo in montagna, invito che finora aveva sempre declinato perché non voleva obbligare Martina a passare le vacanze in un luogo, come la montagna appunto, che le aveva sempre provocato una gran tristezza.

Martina corse ad abbracciare sua madre:

Si, mamma, vai pure in montagna e resta quanto vuoi. Sono felice che tu ora possa avere un po' di tempo solo per te”.

Poi aggiunse:

Io andrò da Alberto. Sai, ancora non conosco la sua famiglia e questa sarà l'occasione perfetta”.

Patrizia la guardò un po' perplessa:

Ma non sarà troppo per i genitori di Alberto, ospitarti in casa loro per una settimana? In fondo, la vostra storia è appena iniziata...”.

Quando si voltò, Martina era sparita. Per un attimo temette di averla ferita, ma si tranquillizzò subito, sentendola parlare al telefono dalla sua stanza.

Pochi minuti dopo, tornò da sua madre, sfoggiando il tipico sorriso dell'amore:

Ho invitato Alberto a cena, questa sera, così ne parleremo con calma”.

Grazie per aver capito, tesoro”.

La cena fu, come al solito, vivace e priva di quei silenzi imbarazzanti che di solito si insinuano nelle conversazioni delle persone, quando si tratta di affrontare questioni importanti; ed era tutto merito della complicità fra Martina e Alberto.

Fu proprio lui, infatti, ad introdurre l'argomento:

Patrizia, Martina mi ha detto che quest'estate vorrebbe andare in vacanza in montagna”.

Certo, ma a Martina piace il mare...”.

Non c'è problema, Patrizia, mentre Lei se ne andrà in montagna, Martina verrà a stare da noi. I miei non vedono l'ora di conoscerla!”.

A Patrizia non era sfuggito il fatto che Alberto non l'avesse chiamata signora e che avesse usato i verbi al futuro. Ciò non le dispiacque affatto, anzi. Ciò significava semplicemente che Alberto voleva sentirsi parte della loro famiglia e che era pronto ad assumersi seriamente l'impegno di stare accanto a Martina.

E, se ancora aveva dei dubbi sulle intenzioni del ragazzo, esse si sciolsero nella dolcezza del bacio sulle labbra che Martina ed Alberto si scambiarono alla fine della cena.

Loretta Del Tedesco (Giugno 2015 - Tutti i diritti riservati©) paroladisirenetta.blogspot.com


(laureata in Filosofia all'Università di Trieste) TESI PREMIATA


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