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ARTISTI PER SCELTA, ESPOSITORI PER CASO


I fatti narrati sono realmente accaduti.


Fino ad oggi ho sempre sostenuto di non capire un gran che di arte.

Gli unici ricordi che ho in proposito, risalgono alla mia adolescenza, e sono legati alle lezioni di Educazione Artistica. Ore di pura sofferenza per me. Per me che, a mala pena, riuscivo a tenere in mano un pennello.

Oggi però qualcosa sull'arte l'ho capita, ovvero ho compreso ciò che assolutamente si deve evitare se si vuole attrarre il pubblico.

Come spesso capita, le migliori lezioni di vita ci vengono dagli errori altrui.

A tal proposito non posso dimenticare ciò a cui assistetti quest'estate, durante una sagra di paese.

Approfittando dell'occasione, un gruppo di artiste per hobby decisero di allestire una mostra dei loro manufatti, nei locali della parrocchia. A dispetto dell'autentica bellezza dei lavori esposti, i visitatori furono decisamente pochi; non stupisce quindi che la circostanza dispiacque non poco, alle espositrici.

Ciò che invece mi sconcertò fu la reazione scomposta ed esagerata a questa mancanza di pubblico. Per esprimere il loro disagio non trovarono di meglio che fare del cinismo (che, nelle loro intenzioni doveva essere leggera ironia) attaccando al cartello che segnalava la presenza della mostra, un post-it che recitava Potete entrare, non mordiamo. E questa fu ancora una frase gentile, se paragonata a quella che avrebbe voluto scrivere la più indignata delle espositrici; essa, nelle sue intenzioni sarebbe stata Questa mostra non è un ….. Per il rispetto che nutro verso il pubblico, non me la sento di completare la frase e, fortunatamente, anche lei desistette dal suo proposito.

La lezione che ho tratto da questo spiacevole episodio è che, per avere davvero successo nell'arte, è necessario essere artisti per scelta, ma espositori per caso. Ciò significa aver seguito un percorso artistico preciso (per scelta, appunto). Essere espositori per caso equivale invece a rispettare la sensibilità del pubblico che dev'essere sentirsi libero di decidere se fruire delle opere d'arte esposte.

Un comportamento di questo tipo, sortirà sicuramente maggior gradimento di quanto non faccia un'operazione di cinico marketing.


P.S.: Anche ciò che ho scritto può essere può essere considerata “arte”, nella misura in cui la scrittura è qualcosa che mi appassiona, nel quale investo del tempo e che, a volte, mi fa piacere condividere con gli altri. Lascio quindi a voi la scelta se leggere o meno.... Ma, se vorrete leggere, non mi potrà che fare immensamente piacere, naturalmente!


Loretta Del Tedesco (Tutti i diritti riservati©) paroladisirenetta.blogspot.com


(laureata in Filosofia all'Università di Trieste) TESI PREMIATA


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L'accento di Socrate