L'esperienza non è sinonimo di saggezza
Tante,
troppe volte il mondo mi pare funzionare alla rovescia. Osservo in
silenzio, stupita, adulti nervosi, frettolosi, incapaci di
attendere una risposta ponderata alle loro richieste, non
interessati a controllare gli impulsi e soprattutto a lasciare al
tempo di fare il suo corso e alle attese di prendersi il loro
spazio. E al contempo osservo tanti giovani, a volte giovanissimi,
educati, gentili, che riescono, a necessità, ad accettare
la sospensione dell'azione per dare spazio all'attesa. Troppo
spesso rimango perplessa di fronte all'immaturità proprio
di chi ci si aspetta possa esprimere capacità di
riflessione e di pensieri meditati. E viceversa mi meraviglio
positivamente della capacità di tanti adolescenti nel
gestire le avversità e nel sapere pazientemente lavorare
per creare condizioni di vita future sempre migliori e
migliorabili. E allora, se in linea di massima è vero che
l'esperienza aiuta le persone a valorizzare il proprio potenziale
e a comprendere maggiormente il senso degli accadimenti, è
anche vero che l'esperienza in sé rimane monca, e quindi
non foriera di progresso e di evoluzione per la persona, se non
accompagnata da processi mentali di rielaborazione profonda di
essa stessa. Aggiungerei che la vera evoluzione non giunge nella
riflessione solipsistica di una mente isolata, quella al più
può essere la ciliegina finale da porre su una torta
preparata in buona parte con la sinergia che scaturisce
dall'interazione e dalla relazione autentica che può
instaurarsi tra più persone che accettano di costruire un
insieme efficace e lungimirante. L'esperienza, in altri termini,
non è sinonimo di saggezza, altrimenti avremmo un mondo
migliore, e non è quasi mai un fatto privato o vissuto di
corsa. L'esperienza in sé non basta e il mero passare del
tempo diventa solo base del tanto fastidioso invecchiamento, del
corpo e della mente, se non accompagnato da una trasformazione
evolutiva. Eleonora Castellano, docente e psicologa (Novembre 2022 - Tutti i diritti riservati©)
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L'accento di Socrate |