Scienza
e filosofia: incontro con Giovanni Boniolo
Giovanni
Boniolo è laureato in Fisica e in Filosofia. Si occupa di
filosofia delle scienze della vita, di etica applicata, di
bioetica e di epistemologia. Lo abbiamo incontrato all'Istituto
Firc di Oncologia Molecolare (IFOM) di Milano dove è
docente www.ifom-ieo-campus.it
Professor Boniolo, cos’è
la Filosofia della Scienza e di cosa dovrebbe, secondo lei,
occuparsi o ggi?
La
Filosofia della Scienza è una riflessione filosofica sulla
scienza, c’è chi riflette filosoficamente sulla
scienza per scopi meramente filosofici. Vi è quindi il fare
filosofia della scienza come ampliamento della comprensione
filosofica di questo modo di conoscere, ma si può fare
filosofia della scienza cercando di capire come un filosofo possa
aiutare l’avanzamento scientifico
Questo
è forse il lato più interessante per la pratica
C’è
anche l’aspetto di utilizzare la scienza per chiarire
concetti filosofici, ad esempio il concetto di causa, il concetto
di vita, il concetto di morte, il concetto di mente, il concetto
di identità…Quindi tre cose: riflessione filosofica
per aumentare la comprensione di un fenomeno, riflessione
filosofica per portare dei benefici alla scienza e riflessione
filosofica dove la scienza ti dà quelle tecniche che ti
permettono di chiarire meglio un concetto filosofico. Come è
sempre accaduto, tutti i grandi filosofi del passato hanno fatto
una di queste tre cose. Riflessione filosofica significa sia
riflessione epistemologica ma anche etica
Qui
voi cosa fate?
Una
riflessione filosofica sulla scienza nei tre settori
dell’Epistemologia, cioè analisi dei fondamenti,
etica e l’impatto sociologico. Cerchiamo di non fare
filosofia per la filosofia, ma filosofia che possa essere utile
agli scienziati. Non abbiamo solo scienziati, ma poiché
siamo un istituto che si occupa di scienze della vita e siamo
collegati con un ospedale l’idea sarebbe quella di fare una
riflessione filosofica che migliora la qualità della vita
dei possibili futuri pazienti. In Italia la fanno in modi diversi,
nel mondo anche: noi stiamo cercando di imporre la nostra linea.
Non esiste più il filosofo sulle nuvole, devi interagire
col mondo. O fai grossi sistemi perché hai grosse capacità
teoriche, oppure devi avere voglia di impattare sulla vita: se fai
filosofia politica devi cercare di modificare la vita politica
La
filosofa ha sempre avuto questo compito
Assolutamente!
Forse
si è un po’ persa ma lo sta riprendendo
Non
sempre. Dico sempre ai miei studenti che mai come adesso ci sia
bisogno di filosofia, ma di filosofia ben fatta. Non che importa
sempre mode americane, tedesche e francesi, ma che esporta mode e
che interagisce in maniera dialogica a pari livello
Quindi
non basta riportare il pensiero dei filosofi…
Quella
è storia della filosofia, filosofia è riflessione
originale. Qui abbiamo studenti da tutte le parti del mondo,
questo è l’unico caso in Italia in cui studenti da
tutte le parti del mondo vengono per studiare qui da noi. Loro
hanno l’obbligo di interagire con la comunità
internazionale, non prendono il diploma se non hanno pubblicato un
paio di lavori a livello internazionale perché il target è
“creare pensiero”. E creare pensiero che la comunità
internazionale giudichi buon pensiero
Questa
è vera filosofia!
Qui
ci si specializza ognuno nel proprio settore, però l’unico
palcoscenico per la filosofia è il mondo: non può
essere la tua famiglia
È
interessante l’abbinamento tra filosofia e scienza:
siamo alla Fondazione IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare)
dove lei ha la cattedra, ci può spiegare cos’è
l’Oncologia Molecolare?
Si tratta di una disciplina che studia le cause
molecolari del cancro, sia a scopo conoscitivo che
diagnostico-terapeutico. Chi lavora qua ha vicino un ospedale e si
cerca di capire se sia possibile diagnosticare il cancro quando
ancora sta sorgendo e quali sono le terapie migliori. Sta cambiando drasticamente la
medicina in questi anni, si va verso una medicina personalizzata
nel senso che il genoma della persona ti dice cosa può
essere fatto. E qui la direzione scientifica illuminata ha voluto
anche dei filosofi perché ritengono che la parte umanistica
sia importante
Lei
che ha una laurea in fisica e una in filosofia trova qui il luogo
ideale
Il
luogo ideale è dove uno trova le persone intelligenti.
Certo, è impossibile fare delle riflessioni filosofiche
sulla scienza senza avere delle competenze scientifiche, la
riflessione filosofica è sempre su qualcosa che già
sai, che maneggi
Qual
è ancora oggi l’importanza di Galileo?
È
una grande figura, è riuscito a farci capire quanto valga
la scienza in rapporto agli altri campi del sapere e da questo
punto di vista è eccellente. Noi stiamo assistendo, nei
rapporti scienza-religione, allo stesso problema dell’evoluzionismo
darwiniano e la religione cattolica, ma anche cristiana in
generale, allo stesso problema che c’era ai tempi di
Galilei. Forse ai suoi tempi era più facile, allora non
c’era una vera contrapposizione, quando uno si mette
d’accordo che la lettura della Bibbia non deve essere fatta
in senso letterale ma metaforico, allora non è più
necessario che il sole sia alla periferia e la terra al centro.
Quando incontri la teoria scientifica che ti dice che c’è
un continuum tra i protozoi e noi e che noi abbiamo lo stesso
grado di evoluzione di una mosca o di un cane, allora non č pių un problema.
Son cose che uno dice una cosa e l’altro dice l’altra,
quindi deve scegliere. E sceglie quello che vuole
Come
possono i cittadini intervenire nel dibattito etico intorno a
questioni di biomedicina? Lo racconta nel suo libro Il
pulpito e la piazza. Democrazia, deliberazione e scienze della
vita, ed. Cortina, 2011
Ho
scritto questo libro perché mi ero stufato degli imbonitori, l’ho
scritto per mostrare che esistono delle tecniche per poterli
scoprire, ci sono tecniche per dialogare, per tenere una
conferenza che sono state codificate da centinaia di anni. Così
si può instaurare una cittadinanza che non è più
passiva, ma attiva dove il cittadino può partecipare
attivamente
So
che questo libro ha venduto, quindi i cittadini impareranno
Speriamo!
Maria
Giovanna Farina
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