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Intervista a Max Bonfanti a proposito di..

Catarina e la porta della verità collana "Le relazioni"(ed. Rupe Mutevole)




Visto che sei tu ad aver ideato la trama del romanzo, raccontaci da dove hai preso lo spunto, che cosa ti ha dato la scintilla creativa?

L'unica cosa che decido prima di iniziare a scrivere qualcosa è il genere, e nel caso in questione avevo in mente un giallo-rosa, per quanto riguarda il resto, potrà sembrare strano, ma come per tutti i miei racconti incomincio senza sapere dove mi porteranno. Le idee, gli spunti mi vengono in itinere, mano a mano che scrivo e naturalmente in ogni racconto c'è sempre qualcosa che affonda le radici nel mio vissuto. Anche adesso che ne sto scrivendo un altro pur avendo deciso il genere, giallo, e trovato un titolo accattivante mi capita a volte di passare intere giornate se non settimane senza riuscire a procedere; per fortuna che non vivo solo di questo!

È una storia d'amore che tiene insieme tante relazioni diverse per questo se pur un romanzo Catarina rispecchia anche la nostra vita. Cosa ne pensi?

In ogni storia, nonostante il mio motto sia “Ognuno è suo” e nessun altro tranne noi può provare identiche sensazioni, nella nostra diversità siamo tutti uguali. Cambiano i luoghi, gli usi e costumi, ma siamo tutti un insieme di passioni, di esigenze e desideri; in poche parole siamo fatti della stessa materia. Catarina, come tutti gli altri personaggi, rispecchiano, se non tutta la nostra vita almeno una parte di essa, un periodo breve o lungo, noto o sconosciuto, questo sì.

Ci sono state alcune osservazioni sul fatto che nel racconto ci siano personaggi molto ricchi. Si tratta di una scelta o possiamo metaforicamente interpretarlo in un modo diverso da ciò che appare?

Un romanzo, in particolare se tratta l'amore, deve far sognare, allontanare dalle miserie quotidiane, permettere a chiunque, anche al meno baciato dalla buona sorte, di sperare in un futuro migliore, di trascorrere qualche ora senza pensare alle dure e sovente tristi incombenze della vita e un finale roseo è quasi d'obbligo, poi, come ogni lettura, anche di questa si può farne una sintomale ossia facendo attenzione sia al discorso esplicito che al non detto per individuare ciò che sta dietro, tra, nelle, parole. C'è una prima lettura, come per i sogni, che si limita al significato manifesto, e una seconda che fa attenzione al simbolico, alle metafore e in questo romanzo sono molte, basti pensare al tesoro sepolto, ognuno di noi possiede qualità nascoste che spesso non sa neppure di avere e al fatto che per due innamorati anche una modesta casetta può ai loro occhi apparire una reggia. Il viaggiare che inizia a Fino Mornasco e dopo tanto peregrinare finisce ancora in quel di Fino, rappresenta un fertile spunto di riflessione. In ultimo anche la ricchezza può essere vista insita in altri valori come del resto lascio intendere nell'ultimo breve capitolo. Comunque sono del parere che un romanzo vada letto con un approccio di tipo fenomenologico, senza influenze di alcun genere, accogliendo le sensazioni che ci può donare come per qualunque altra produzione dell'ingegno.

La scelta di creare due personaggi con più di dieci anni di differenza non porta al rischio di un'asimmetria? Non è meglio avere le stesse opportunità come due coetanei?

Ritengo che la simmetria nei rapporti amorosi sia importante per quanto riguarda la pubertà e l'adolescenza; all'approssimarsi dell'adultità, e maggiormente nell'età adulta conclamata, quando le prime esperienze amorose sono solo un, spero, bel ricordo, anche dieci o quindici anni di differenza possono rappresentare, seppur diversamente, un motivo di vantaggi per entrambi i partner.

Il personaggio più diventerete della storia è Arrigo Bonardi, ce lo descrivi?

Penso che nel romanzo sia descritto sufficientemente, ma se vogliamo definirlo ancora meglio posso dire di aver colto in lui quel compagnone forte, schietto e generoso che in ogni classe scolastica di ordine e grado possiamo trovare: il De Amicis col suo libro Cuore ne è un valido esempio.


Maria Giovanna Farina (Settembre 2018)




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