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Recensione di “Re Lear padri, figli, eredi”

 di Massimo Cacciari, edizioni Saletta dell’Uva

Dal suo saggio Considerazioni “Impolitiche” sul Re Lear, uscito l’anno scorso sulla rivista on-line “Memoria di Shakespeare”, ampliato da conferenze tenute negli ultimi anni sempre inerenti alla omonima tragedia Shakespeariana, Massimo Cacciari trae, anche attraverso un’attenta ricerca etimologica, una sottile disquisizione sul campo semantico del Padre, dei figli, degli eredi e dell’impossibilità di ereditare da chi vive, quando mai si eredita da chi vive? Solamente dalla Divinità, dal Kyrios si può essere eredi e qui esprime in tutta la sua potenza la rottura epistemologica che il Vangelo attua: “ Tutto mi è stato dato dal Padre mio” (Mt. 11,27) dice Gesù che eredita senza mettere a morte il donatore come avviene nell’opera, attuato dalle figlie di Lear. 

Testo impegnativo, ma consigliabile in quanto sa donare, soprattutto per chi ama una lettura filologica del testo, un certo piacere e l’occasione di rispolverare le reminiscenze degli studi classici.

 Max Bonfanti

(settembre 2015 - Tutti i diritti riservati©)


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