COMINCIARE A PENSARE E’ UNO SBAGLIO?
In questi giorni mi è capitato tra le mani un testo di Gregory Bateson “Verso un’ecologia della mente” e casualmente l’ho aperto ad una pagina dove un paragrafo evidenziato si è fatto ri-leggere. “C’era una volta un Giardino, il quale conteneva molte centinaia di specie (era forse nella zona subtropicale) che vivevano in grande fecondità ed equilibrio, con abbondanza di humus, e così via. In quel giardino c’erano due antropoidi, più intelligenti degli altri animali. Su uno degli alberi c’era un frutto, molto in alto, che le due scimmie non erano in grado di raggiungere. Esse cominciarono allora a pensare. Questo fu lo sbaglio: cominciare a pensare per raggiungere un fine.” (Verso un’ecologia della mente. pag. 449 ed. Adelphi, 1997) Ciò che più colpisce è pensare che pensare possa essere uno sbaglio, Bateson, aggiunge poi, “per raggiungere un fine”, ma non voglio addentrarmi, almeno in questa occasione, sul suo concetto di natura sistemica globale, ma limitarmi alla prima parte dell’enunciato: “Cominciare a pensare fu uno sbaglio”. Di primo acchito può sembrare assurdo, perché mai dovrebbe essere uno sbaglio pensare? A questo punto sono caduto anch’io nell’errore ed ho cominciato a pensare. Non posso fare a meno di associare al pensare una massima tanto cara agli imperatori romani: panem et circenses. Certo in questa massima il pensare apparentemente non viene considerato, ma proprio perché non viene apparentemente considerato è implicitamente presente nella sua assenza. La massima raccomanda di dare al popolo quel minimo necessario alla sussistenza e la possibilità di poter dedicare il tempo che rimane al divertimento: ciò, in linea di massima, è sufficiente per far sì che esso non pensi troppo, soprattutto alla sua condizione di popolo. Pensare può far mettere in discussione molte cose, tabù, retaggi, false convinzioni, inoltre rende le persone meno malleabili e può creare non pochi problemi, e tutto ciò a chi gioverebbe? A quanti hanno in mano le redini del potere? A coloro che traggono la loro fortuna dalla credulità? Sempre più ho cercato di entrare in quel pensiero e alla fine non ho potuto fare a meno di pensare che Bateson aveva ragione: cominciare a pensare è uno sbaglio, è meglio non prendere certe abitudini, soprattutto quelle difficili da perdere. Max Bonfanti
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