CABARET – DA – DA
Applausi, volti conosciuti, scena di teatro, il cabaret Voltaire, sberleffi alla gente bella e seria; e paladini di libertà e diritti trasmigrati nelle suburre, vi abbiamo ritrovati, su scalini e pietra e scaloni e marmo, in groppa alla testuggine tetra e porosa, nella vita tranchante dell’eremita, e gli attori quando vanno, automati si fanno avanti, bestioni, carcere, mondo quieto, quietudine despota tra gli uomini.
Claudia Azzola, poetessa e traduttrice - poesia tratta da Il mondo vivibile (ed. La vita felice)
Condividi i tuoi commenti con noi PAGINA DI DISCUSSIONE SU FACEBOOK: CLICCA "Mi piace" su L'ACCENTO DI SOCRATE |
|
L'accento di Socrate |