Quando il cinema aiuta la ri-cerca di sé Midnight in Paris: la consapevolezza di ciò che siamo
La ri-cerca di sé non può attuarsi senza un produttivo ritorno al passato, ne è testimonianza la vicenda narrata nel nuovo film di Woody Allen: Midnight in Paris. Il protagonista, aspirante scrittore con un romanzo in costruzione, è romantico, ama Parigi sotto la pioggia ed è attratto dagli anni '20, ma sta per sposarsi con una ragazza che non condivide le sue passioni. A mezzanotte un'auto dell'epoca passa lungo la strada che lui sta percorrendo, alcuni sconosciuti e simpatici nottambuli lo invitano ad una festa: da lì inizia la sua incursione notturna negli anni del charleston dove incontra, tra gli altri, Ernest Hemynguey. Grazie a questo “gioco” di ritorno al passato, capace di diventare un'indagine della parte meno conosciuta, della sua anima, il protagonista scopre non tanto e non solo che non si può fuggire e rifugiarsi nel passato, ma che grazie ad una ri-cerca coraggiosa si può comprendere il proprio sé che è stato, che non è più e quello che è ora diventato. L'incontro tra quel noi costituito da ciò che siamo e che siamo stati è indispensabile per raggiungere una dimensione veramente felice nel qui e ora, nell'hic et nunc. Solo a quel punto il protagonista ri-conosce una ragazza del tutto in sintonia con le sue aspirazioni: la può veramente “incontrare” grazie alla consapevolezza raggiunta che gli permette di vedere con occhi rinnovati anche l'amore. Maria Giovanna Farina
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