Tre domande all’autore del libro autobiografico A piedi nudi sui miei ciottoli, ed. Iride
Cosa ti ha spinto a scrivere un libro autobiografico? La mia autobiografia non ha
nulla di autocelebrativo. È un tentativo, viceversa,
di riportare a galla fatti e vicende come la mia che in
quell'epoca di grande sofferenza per una povertà
incredibile ma dignitosa erano comuni a molte persone del mio
ceto sociale. Il mio è una specie di testamento per
mio figlio che nulla sapeva della mia infanzia, ho voluto che
gli rimanesse in eredità buona parte del mio vissuto
di quegli anni. Cosa ti ha lasciato scrivere questo libro? La consapevolezza che sono riemersi dall'oblio fatti che sarebbero di sicuro andati persi. Quando qualcosa viene dimenticata è come se si cancellasse un pezzo di storia. La mia vita da piccolo non aveva nulla di importante ma mi ha dato l'occasione per ricordare anime perse e neglette delle quali nessuno più ricordava nulla...eppure a ben guardare dopo più di mezzo secolo hanno acquisito un valore aggiunto di forza vitale che durante la loro esistenza è stato sempre loro negato. Maria Giovanna Farina presidente dell'associazione culturale L'accento di Socrate (Tutti i diritti riservati©)
Condividi i tuoi commenti con noi PAGINA DI DISCUSSIONE SU FACEBOOK: CLICCA "Mi piace" su L'ACCENTO DI SOCRATE |
|
L'accento di Socrate |